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Corrispondenza solo a giorni alterni - venerdì 22 aprile 2016
FOGGIA — «Sono ancora troppe le nubi che incombono su questo nuovo modello. Stiamo per questo motivo valutando se non ci saranno in itinere cambiamenti, seriamente ad una eventuale modifica dell’accordo firmato. Mancano ad oggi ancora strutture e mezzi idonei, e tutto si ripercuote sulla qualità del servizio al cittadino e sul lavoro del portalettere che, ricordiamo, con questo sistema diventerà titolare di due zone invece che una e ciò significa dover imparare velocemente due nuove aree da servire, con tutti i disagi che ne seguiranno». Così Antonio Lepore, segretario della Cisl Poste di Foggia.
In Capitanata la sperimentazione del nuovo modello di recapito a giorni alterni, partirà a giugno e coinvolgerà tutti i paesi, dal Gargano al Subappennino, così come nei bacini più grandi come Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, San Severo, Sannicandro Garganico, San Menaio, Deliceto, San Giovanni Rotondo, per una perdita di circa 100 unità e con 86 zone di recapito in meno. La Cisl si dice preoccupata per quanto si profila. «Poste avrebbe dovuto informare i Comuni interessati a questo nuovo modello ma, a quanto ci hanno riferito gli stessi primi cittadini, nessuno ha comunicato nulla, aumentando il clima di incertezza e di preoccupazione dei cittadini». Da qui la richiesta di rivedere gli accordi siglati da tutti sindacati nel 2015. «Perdere circa 100 posti di lavoro lo riteniamo eccessivo per una provincia vasta come Foggia - conclude Lepore -. Pretenderemo e vigileremo sull’applicazione dei contenuti degli accordi per dare responsabilmente qualità del servizio, diritti ai lavoratori e speranza ad una categoria che da sempre crede in Poste Italiane».
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