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COMUNICATO UNITARIO - giovedì 21 dicembre 2023
Con riferimento all’oggetto di cui alla presente evidenziamo alla SpA Poste Italiane quanto avvenuto a numerosi dipendenti che negli ultimi mesi pur autorizzati verbalmente dai propri direttori si sono visti negare il rimborso spese sostenuto per l’uso dell’auto personale per non aver rispettato la procedura preventiva.

Orbene, vale la pena sottolineare che l’indennità di trasferta viene corrisposta, ma sostanzialmente si rifiuta il rimborso delle spese effettuate (uso auto propria e benzina ecc.) ritenendo che i percorsi andavano affrontati con mezzi pubblici.

Tale valutazione non è condivisibile per vari motivi:

in primo luogo in quasi tutti i casi riscontrati v’è l’autorizzazione verbale del diretto superiore;

non vi è alcuna normativa che sostiene tale atteggiamento aziendale;

i tempi di percorrenza attraverso l’uso di mezzi pubblici sono quasi sempre insostenibili e comunque la valutazione va effettuata sulle realtà territoriali;

tale atteggiamento si sostanzia in un illegittimo arricchimento per la SpA Poste Italiane che di fatto costringe, in occasione delle trasferte, i dipendenti a dover sostenere un costo che dovrebbe essere aziendale.

Per quanto sopra invitiamo la SpA Poste Italiane a rivedere la propria posizione e riconoscere il buon diritto dei propri dipendenti che affrontano le trasferte nel rispetto del generale interesse aziendale. Quest’ultimo non può essere realizzato “a spese” del dipendente che, di fatto, in occasione delle trasferte sopra citate addirittura subisce una perdita economica.

Attendiamo riscontro positivo anche per evitare che la faccenda diventi oggetto di valutazione dellaMagistratura attraverso contenziosi.

Distinti saluti