Tfr: le nuove regole
Liquidazione: che cosa cambia rispetto al passato
Se siete lavoratori dipendenti avete tempo fino alla fine del mese di giugno per dire esplicitamente alla vostra azienda se intendete far confluire il Tfr che state maturando a partire dallo scorso 1° gennaio (quello maturato fino al 31 dicembre 2006 resta lì dov'è) nella pensione integrativa, o se preferite che vi venga messo da parte in attesa del momento in cui cesserete di lavorare per la vostra azienda. Attenzione se non dite nulla il vostro Tfr confluirà automaticamente nella pensione integrativa. Dal punto di vista pratico la scelta di farlo confluire alla pensione integrativa (così come la scelta di non dire nulla, che avrà identico effetto) comporta che il vostro Tfr sarà versato nel vostro fondo pensione di categoria (per noi finirà nel Fondoposte). In tale situazione non rivedrete quei soldi fino alla pensione eccetto alcuni casi particolari (vedi anche le nuove regole) e, anche in tale situazione, per la maggior parte li incasserete poco per volta sotto forma di rendita vitalizia e non tutti d'un colpo come avviene oggi con la liquidazione. Se invece scegliete (esplicitamente) che il vostro Tfr vi venga messo da parte in attesa del momento in cui cesserete di lavorare per il vostro attuale datore di lavoro (quando lo riceverete sotto forma di liquidazione) per voi non cambia nulla rispetto alle regole in vigore fino allo scorso dicembre. L'unica novità prevista dalle nuove leggi è dove verranno custoditi i vostri soldi (nel nostro caso Pste Italiane ha più di 50 dipendenti, verserà in un apposito fondo dell'Inps che lo userà per costruire opere pubbliche. In ogni caso è comunque garantito che, alla cessazione del vostro rapporto di lavoro, questi soldi torneranno nelle vostre tasche). Il fondo si mangia proprio tutto il Tfr? |
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