POSTE: CISL, BENE CESSIoNE 30-40% MA NO A SVENDITA
Roma, 13 gen- - (Adnkronos) - "Per anni abbiamo combattuto contro una grande preoccupazione: il rischio di uno spezzatino di Poste, lo scorporo di Banco Posta e di Poste Vita, cuore finanziario pulsante del gruppo, e la svendita del patrimonio inmobíliare.
Per guesto preferiamo discutere positivamente della possibilita' di aprire al capitale privato, non privatizzare che è cosa ben diversa: si può fare in un discorso sinerqico positivo, per guesto il nostro giudizio e' positivo sul percorso di privatizzazione di Poste Italiane delineato dal governo. Cosi' il segretario generale - Cisl Poste - M. Petitto, ospite in diretta a "L'Economia Prima di Tutto" su Radio Rai.
Il sindacato piu' rappresentativo in Poste avverte pero' che la quotazione di, un 30/40% di Poste costituirebbe "una svendita" nel caso in cui l'introito , fosse inferiore ai 4 miliardi di euto'
"Qualchè anno fa la societa' fu valutata 10 miliardi - spiega il segretario generale di Cisl-Poste - noi riteniamo che ora valga di piu', c'e' stato un boom di Poste Vita e ci sono le buone prospettive di Poste Mobile, due core business impoltantissimi. Per questo
secondo noi il valore non puor essere sotto i 12-13 miliardi. Dunque dalla privatizzazione dovrebbe arrivare una cifra appropriata, quella dei 4 miliardi mi sembra corretta, al di sotto sarebbe rischioso andare, sarebbe una svendita" -
( Red,/Opr,/Adnkronos )