COMUNICATO AI LAVORATORI
TRASFORMAZIONI CONTRATTI PART-TIME
Carissimi,
giungono nelle nostre sedi territoriali notizie su chiamate a raccolta di colleghi giovani part-time da parte di talune Organizzazioni Sindacali, nel cui contesto vengono tracciati scenari di conversione che ci lasciano, a dir poco, sconcertati.
Rammentiamo a tali soggetti sindacali, cosiddetti seri, che speculare sui bisogni e necessità della gente è eticamente scorretto, atto vergognoso e riprovevole che squalifica l’intero Movimento Sindacale, in epoca di grande delegittimazione delle pubbliche istituzioni. Il Sindacato tutto in Poste Italiane è cosciente degli enormi sacrifici fatti dai tanti genitori che hanno accettato il progetto svincolo per assicurare un futuro ai propri figli, ha contezza delle loro pesanti rinunce in termini economici ed anche psicologici (non tutti erano pronti mentalmente per la quiescenza), pur di garantire un posto di lavoro ai propri cari. Toccare temi così sensibili con tanta disinvoltura e superficialità equivale a giocare sulla pelle viva della gente, un gioco che questa nostra Organizzazione non accetterà mai. Certo, il problema esiste, è pressante, è inserito in termini di priorità nell’agenda politica di SLP-Cisl, ad ogni livello, ma ci sono tempi e condizioni per affrontarlo in maniera seria ed adeguata, con contezza della realtà e senza creare aspettative inutili e generalizzate. E, a proposito di tempi e condizioni, un Sindacato serio, cosciente del proprio ruolo e delle condizioni oggettive in cui oggi versa la nostra Azienda, non può scindere la questione delle trasformazioni da un processo di privatizzazione che avanza in maniera sempre più pressante, a cui è collegato un ulteriore riordino e razionalizzazione dei conti; tutti sanno che in un’azienda di servizi i conti sono pesantemente condizionati dal costo del lavoro. Poi, sempre a proposito di privatizzazione e quotazione in borsa delle azioni, sempre quel Sindacato serio non può non considerare le ricadute della situazione di grave deficit in cui versano i servizi postali, unitamente alle partite dolorosissime che l’azienda si appresta a varare su tale fronte. Pertanto, che fare, forse avallare la scelta di mandare a casa migliaia e migliaia di Portalettere per consentire ai Part-Time di convertire i propri contratti? Tutto deve tenersi, in una logica di buon senso che porti a tutelare l’intera popolazione postale.
Conclusione, cosa si vuol dire, che i Part-Time rimarranno tali a vita? Innanzitutto invitiamo i nostri colleghi sindacalisti che si rendono promotori di simili iniziative a muoversi con maggiore cautela su ambiti così delicati che possono trasformarsi in autentiche polveriere. Ai nostri colleghi part – time invece sentiamo di dire che il loro travaglio di certo avrà fine allorquando il clima di incertezza che oggi regna sovrano in Poste Italiane si sarà superato, allorquando, sempre quel Sindacato serio e responsabile, farà capire al nuovo Management l’esigenza di porsi delle priorità e che, nell’ambito dei nuovi 8000 posti di lavoro ostentati ed annunciati alla città e al mondo dal nuovo Amministratore Delegato in fase di presentazione del nuovo piano industriale, le conversioni dei part-time dovranno rappresentare la priorità assoluta, allorquando si saranno diradate tutte quelle nubi che oggi offuscano il pensiero di chi pensa di poter gestire processi così delicati e complicati, in Azienda e nel Sindacato, in materia autonoma e autoreferenziale.
Abbiate fiducia, siate ottimisti, vivete con consapevolezza la complessità dei tempi, tutto quello che oggi abbiamo ce lo dovremo difendere, tutto quello che otterremo ce lo dovremo conquistare, con serietà, lavoro, massimo impegno. Nulla più sarà semplice, nulla più sarà come prima.
Ma su queste partite, siatene certi, SLP-CISL ci sarà !!!!
Con affetto
Bari lì, 20 marzo 2015
Nicola Oresta
SEGRETARIO INTERREGIONALE