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RIUNIONE OPN SICUREZZA

venerdì 23 novembre 2007

 

ROMA 23 NOVEMBRE 2007

RIUNIONE OPN SICUREZZA

Si è svolta nella giornata di ieri (assente la CGIL) una riunione dell’OPN sicurezza con il seguente OdG.

  1. Individuazione del preposto per i PDD;
  2. informativa bicicletta a pedalata assistita;
  3. informativa andamento sperimentazione terminali portalettere;
  4. gestione ed utilizzo della macchina collophanatrice;
  5. consultazione rischio rapine.

Sul punto 1:

L’Azienda, anche in applicazione della recente legge 123, ha individuato nel capo-squadra il preposto nei PDD, indicando le procedure di massima.

Abbiamo contestato le genericità delle indicazioni, richiedendo che:

- sia fornita agli interessati la necessaria informazione e formazione sugli aspetti inerenti compiti e responsabilità;

- sia definito il numero minimo di visite ai PDD decentrati che il caposquadra deve fare ai fini dell’assolvimento dei compiti di controllo;

- sia fornito di tutti gli strumenti atti a svolgere il proprio ruolo, non ultimo la fornitura di adeguato mezzo meccanico per raggiungere i PDD decentrati;

- sensibilizzazione dei responsabili dei centri rispetto al ruolo non secondario e/o marginale dei compiti del capo-squadra nella sua funzione di preposto.

L’azienda si è impegnata ad adeguare a tali indicazioni le disposizioni che saranno impartite sul territorio.

Sul punto 2:

L’Azienda ci ha illustrato le caratteristiche della nuova bicicletta a pedalata assistita.

Al termine dell’illustrazione abbiamo sottolineato alcune criticità che ci sono state segnalate dai territori in merito ai seguenti punti:

- esistenza di adeguati luoghi di ricovero notturno dei mezzi;

- problemi di tenuta di strada a pieno carico;

- problemi di assemblamento del mezzo al momento della prima fornitura;

- possibile criticità di frenata a pieno carico;

- distanze dai centri di manutenzione.

L’Azienda ha assicurato che non ci sono problemi di carattere generale rispetto a quelli esposti, in base alle prove effettuate sui mezzi, ma che laddove si verifichino i problemi evidenziati i mezzi dovranno immediatamente essere portati al centro di manutenzione per ovviare agli inconvenienti indicati. Rispetto alle distanze dai centri l’Azienda ha affermato che le distanze dai centri dagli uffici saranno contenute.

Sul punto 3:

Sono stati esposti i dati riferiti alla prima sperimentazione dei palmari.

Sul punto 4:

E’ stato illustrato il documento di valutazione dei rischi delle nuove macchine.

Abbiamo chiesto che vengano verificati con particolare cura i limiti di peso riferiti ai soggetti interessati con riferimento a sesso e struttura fisica, quando si devono movimentare le bobine ed abbiamo chiesto assicurazioni rispetto all’eventuale rischio chimico derivante dallo scioglimento del cellophane riscaldato.

L’Azienda ha assicurato che integrerà adeguatamente il documento con le assicurazioni richieste.

Sul punto 5:

Dopo i “feroci” incontri/scontri degli ultimi mesi, gli interventi anche in sede di rinnovo del CCNL, abbiamo finalmente il riconoscimento del rischio rapina come normale rischio di sicurezza fisica del dipendente, calcolato pertanto in base all’entità del danno possibile ed alla probabilità che esso avvenga, con la conseguente quantificazione del rischio secondo i canoni comuni a tutte le altre tipologie di rischio.

Con il nuovo sistema si attribuisce un punteggio specifico agli elementi di probabilità interni ed esterni:

- tipologia ufficio postale;

- difese passive ed attive esistenti;

- collocazione dell’ufficio postale;

- informazione e formazione del personale;

- numero di rapine occorse nell’ufficio negli ultimi tre anni;

- numero di tentate rapine occorse nell’ufficio negli ultimi tre anni;

- esistenza o meno di protocollo d’intesa con la locale prefettura.

Ed un punteggio ai vari elementi che possono influire in maniera diretta o indiretta all’entità del danno:

- tipologia ufficio postale (vetri anti-sfondamento o layout);

- caratterizzazione dell’ufficio postale (tipologie d’ufficio);

- informazione e formazione del personale;

- numero dei dipendenti e dei clienti coinvolti nella rapina;

- danni fisici subiti dai dipendenti o dai clienti nell’ultima rapina;

- danni psichici subiti dal dipendente o dai clienti nell’ultima rapina;

- livello di aggressività delle minacce subito nel corso dell’ultima rapina;

- numero medio di giorni di infortunio per dipendente.

Come si vede per determinare l’entità del rischio presente si utilizza un quadro veramente accurato di tutti gli elementi esistenti e pertanto si ha una rappresentazione molto efficace della realtà dell’ufficio e degli interventi e delle relative modalità e tempistiche che si rendono necessari.

Vengono altresì indicate tutte le misure di prevenzione/protezione.

Si avvia un percorso di formazione per tutti i lavoratori coinvolti, la prima parte sarà svolta, per tutti, già nel mese di gennaio.

Si prevede una tutela sanitaria (solo con il consenso dell’interessato) successiva all’atto violento, oltre alla necessaria informazione preventiva sulla procedura sanitaria post-rapina.

Allegata alla presente trovate tutto il materiale presentato per un esame di dettaglio.

Cordiali saluti

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