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COMUNICATO STAMPA

venerdì 28 dicembre 2007

 

Postino è bello, ma con dignità! Anche in Capitanata è mobilitazione sindacale per i 350 addetti al recapito postale.

Postino è bello, ma con dignità! Con questo slogan, anche i circa 350 lavoratori del recapito postale della provincia di Foggia sono chiamati in questi giorni alla mobilitazione sindacale. “Per garantire i diritti di consumatori e clienti, difendere i posti di lavoro e tutelare i diritti, i postini di Foggia e provincia – informa il segretario generale della SLP CISL di Foggia, Antonio Lepore - rifiuteranno tutte le prestazioni aggiuntive (flessibilità operativa, ex-abbinamento zone, ex-assorbimento zone, straordinario ed altro), aderendo allo sciopero regionale del recapito, in corso dal 27 dicembre al 12 gennaio”.
Il sindacato dei postali della CISL è preoccupato “per il caos organizzativo e gestionale, che caratterizza la nuova ristrutturazione del recapito; per la carenza del personale necessario alla copertura giornaliera delle zone, delle scorte, delle lunghe assenze, degli infortuni, delle malattie, della maternità, delle leggi 104 e delle ferie”. La segreteria della SLP CISL è preoccupata inoltre “per l'inadeguatezza di mezzi e strumenti, per l’insufficienza delle strutture e dei locali, carenti dal punto di vista igienico, ambientale e della sicurezza”. Tutto ciò purtroppo rappresenta, secondo la SLP, “un paradosso che penalizza l'immagine di un’azienda, economicamente solida che non tutela se stessa, il proprio business, il proprio lavoro e le proprie risorse umane, principali artefici dei risultati raggiunti”. La SLP CISL giudica negativamente “l’insistere esclusivamente nel razionalizzare e tagliare zone, perché farà saltare il modello organizzativo e l'efficienza del servizio”.
Per questi motivi è necessaria, secondo la SLP, una risposta decisa: “basta con interventi – si legge in una nota del sindacato - approssimativi, empirici, isterici e superficiali; costante e sistematico rispetto dell'orario contrattuale di lavoro; stop ad una riorganizzazione senza regole e piena osservanza degli accordi sindacali; stop alla latitanza del polo immobiliare ed al silenzio che lo avvolge, in merito alla riconduzione di strutture, locali, ambienti lavorativi, mezzi e strumenti aziendali, alle misure di prevenzione, protezione e sicurezza, rispetto della 626/94; basta a ritmi e carichi di lavoro stressanti ed usuranti; stop al malvezzo della procedura illegittima della erogazione delle ferie d'ufficio; basta a disponibilità fraintese, negazione dei diritti contrattuali”.
La vertenza e lo sciopero in atto intendono “portare all'attenzione dell'opinione pubblica, della politica e delle istituzioni, il persistere di inadempienze aziendali – sottolinea la SLP CISL - in una fase difficile di ristrutturazione del settore strategico del recapito della corrispondenza. L’obiettivo è indurre Poste Italiane ad un’inversione di tendenza, sul piano strategico, e ad un cambio di passo, sul piano del processo di implementazione organizzativa, al fine di avviare – conclude la SLP CISL - una fase di ripartenza verso un processo virtuoso di consolidamento, crescita e sviluppo del settore recapito”.


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