Questo momento è soprattutto quello di essere ‘riserva di speranza’ e punto di connessione di legami che non vanno persi o indeboliti, ma anzi rafforzati e resi più autentici. Ci avviamo a una Pasqua ‘senza popolo’ che però, e non è un paradosso, sarà ‘popolare’ più che in altre circostanze, perché siamo fino in fondo immersi nelle vicende di tutta la gente.
A voi chiedo di non arrendervi e di sentirvi sempre sostenuti.
In questo momento noi siamo al servizio della vita....è un momento storico che rafforza l’alto senso vocazionale del servizio politico, sindacale e di comunità...un tempo che ci riconsegna l’urgenza di un fine comune che solo insieme possiamo perseguire, certamente con rinunce personali ma in previsione di un beneficio maggiore per tutti. Sicuramente l’idea di ‘comunità’ ne uscirà cambiata. E nel mentre affrontiamo insieme questa fase emergenziale, non trascuriamo la necessità di pensare, sin da oggi, a un ‘dopo’”, che “riguarda i rapporti umani e la loro riconfigurazione, i vincoli di solidarietà, la coesione sociale, il lavoro, l’economia.
Giorno dopo giorno, ora dopo ora comprendo il serio rischio che grava su molti lavoratori e molte lavoratrici. Mi rendo conto che l’impatto di questo periodo sul mondo del lavoro può diventare una carneficina sociale, per cui è importante un tempo di condivisione che ci invita ad esprimere solidarietà concreta anche nei confronti dell’occupazione.
Un tempo di condivisione per sentirsi parte di una vera comunità.
Rimaniamo pronti nel silenzio delle nostre città per non farci rimanere impreparati quando bisognerà riaprire il mondo.
Buona Pasqua di serenità a tutti 💚