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COMUNICATO SLP-CISL

venerdì 18 gennaio 2008

 

COMUNICATO SLP - CISL

PERCHE’ E’ TEMPO DI REAGIRE!

E’ nel nostro DNA e di ogni sindacato , specie se Confederale, costruire, condividere e gestire le ricadute organizzative degli accordi sottoscritti.

SLP-CISL ha creduto nella “scommessa rivoluzionaria” dell’accordo del 15 settembre 2006 che interessa la sportelleria, il recapito, la logistica postale.

Eravamo fortemente convinti che quell’accordo avrebbe permesso all’Azienda e ai lavoratori di Poste Italiane di vincere le sfide che il mercato postale, prossimo alla liberalizzazione, poneva e porrà.

I ritardi, e le scelte aziendali hanno messo a nudo tutte le criticità che il Sindacato non poteva avallare, né nascondere in quanto provocavano disagi alla cittadinanza, alle imprese e danni ai ricavi di Poste Italiane, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

Giova rammentare ai colleghi delle altre OO.SS., sorpresi e preoccupati, che in attesa della completa liberalizzazione del mercato postale sono già presenti ad oggi centinaia di società concorrenti che operano sul mercato postale e sono in grado di intercettare il 78% dei flussi della corrispondenza verso le aree metropolitane/hinterland e capoluoghi di provincia.

La nostra stessa Azienda, avallata dalla Corte dei Conti, stima un volume a rischio pari a 900 milioni di pezzi di corrispondenza equivalente a 700 milioni di euro di ricavi.

Di fronte a tale inquietante scenario e alla negatività dei risultati dell’implementazione del nuovo progetto organizzativo del recapito, denunciate anche dalle altre OO.SS., potevamo restare inerti ad attendere lo sfascio? No, cari colleghi sorpresi e preoccupati! Noi non restiamo fermi ed abbiamo fatto la cosa più normale per un Sindacato: chiedere ai lavoratori di prendere coscienza di questa situazione, avviare le iniziative di lotta e di sostenerle. Il resto sarebbero state solo parole.

Come può sorprendere e preoccupare l’aver ricondotto a sintesi gli oltre 20 conflitti regionali e territoriali che nelle ultime settimane erano stati proclamati unitariamente sull’intero territorio nazionale? E’ stata forse una sorpresa oppure la volontà di nascondere la realtà?

Infine, cari colleghi sorpresi e preoccupati, la confederalità della CISL, della nostra Federazione, è nella nostra storia. Non c’è bisogno di nessuna verifica delle relazioni, nè tantomeno di “interrogazione” alla parte aziendale (che non ha competenza).

Roma, 18 gennaio 2008

LA SEGRETERIA NAZIONALE SLP-CISL


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