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LA SINDROME DI CALIMERO!

venerdì 25 gennaio 2008

 

MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE

Care e cari Segretari,

giovedì notte abbiamo siglato una pre-intesa su recapito e sportelleria che nei prossimi giorni si dovrebbe tramutare in un accordo organico. Il nostro Esecutivo Nazionale lo ha ratificato nella notte stessa a dimostrazione che la tenacia e la determinazione pagano sempre. Potremmo dire con alterigia “ABBIAMO VINTO”, perché siamo riusciti a portare alla categoria due obiettivi importanti: la modifica del modello organizzativo del recapito ed il rafforzamento della sportelleria. Ma in questo rinnovato, anche se faticoso, clima unitario non vogliamo riaccendere polemiche inutili. Ma, altresì, non possiamo restare indifferenti di fronte alle dichiarazioni della Uil-Post ed in particolare della Slc-Cgil che, anziché apprezzare lo sforzo comune per raggiungere quel risultato, rialimentano le divisioni. Non vi è dubbio che una organizzazione imponente come SLP CISL, per le sue dimensioni e la sua storia, possa soffrire della “sindrome di Golia”, ma vi posso garantire che quella presunta malattia è di gran lunga più gradita della “sindrome di Calimero” di cui soffrono da cinquanta anni i nanetti che calcano la scena sindacale in Poste. Capisco bene che ognuno tenta oggi di portare acqua al proprio mulino, ma è così difficile ai nostri partners capire che senza l’aspra battaglia della CISL non si sarebbero mai raggiunti quegli obiettivi, almeno nelle dimensioni concordate? Ma pensano davvero che bastavano quelle riunioni regionali da mercato delle vacche per rimettere in sesto il recapito postale in Italia? Qualcuno si era illuso davvero che senza la CISL ci fosse sbocco alla delicata situazione creatasi? Poveracci!!! Se questa è l’unità sindacale cui pensano, allora diciamo che la strada è ancora in salita. Molto in salita!!! E ricordo a qualcuno che lo sciopero è solo sospeso e i trentamila manifesti possono essere ancora utili. Nei prossimi giorni lavoreremo con serietà, come nostro antico costume, e poi tireremo le somme.
Nel frattempo voglio ringraziare tutti Voi per il coraggio, la determinazione e la passione con cui avete combattuto in questi ultimi tempi. Ci siamo mossi come una grande armata con una testa e un cuore solo. Un “CUORE GRANDE” che pensa alla gente, nonostante il giudizio della Cgil. Noi continueremo sempre così e se a qualcuno darà fastidio, noi tireremo dritti.

Vi abbraccio tutti

Mario Petitto


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