Quando il Mandato Sindacale
diventa un “Pontificato”
Premesso: ognuno a casa sua fa le regole che vuole. Detto questo, se però qualcuno ci tira per la giacchetta, non possiamo rimanere silenti.
Riceviamo segnalazione dai lavoratori come una organizzazione sindacale avvicini colleghi non associati al loro sindacato promettendo, in cambio dell’adesione, anziché la tutela e l’attenzione al dipendente,
libertà sindacali… Una campagna di tesseramento basata quindi non sulla difesa del lavoratore ma sul baratto… Una sottospecie di “benefit” (per usare un termine aziendale) che in realtà, ahinoi, snatura e offende chi
lavora davvero con passione e serietà per svolgere l’attività Sindacale.
Tralasciando anche questi aspetti etici, molti lavoratori si sono poi posti una altra domanda: ma se promettono queste libertà sindacali come fanno poi loro a svolgere la normale attività sindacale? (sempre se la fanno…)
La risposta, ahinoi, è ancora più banale… Forse perché sono tutti lavoratori inattivi (pensionati)? E quindi essendo “dipendenti Inps” non hanno tale necessità… Ecco come vedete che le cose vengono a galla…
Da noi in Cisl il regolamento è chiaro: nel momento che non sei più lavoratore attivo non puoi più ricoprire certi ruoli. E infatti da noi il ringiovanimento si fa nei fatti, non a chiacchiere. C’è chi invece ha regole
diverse, simil al gioco dell’oca, dove si torna sempre al punto di partenza.