O CON ME O CONTRO DI ME...
Ci giungono voci su come alcuni pseudo-sindacalisti stiano letteralmente, e non troppo velatamente, minacciando i CTD affinché si iscrivano alloro sindacato, non solo promettendo rinnovi sicuri, ma anche garantendo una vera e propria “protezione”.
Le numerose segnalazioni ricevute evidenziano un ambiente professionale deteriorato, compromesso da atteggiamenti vessatori. Particolarmente gravi sono le continue provocazioni rivolte ai giovani lavoratori e agli operatori iscritti alla nostra Federazione, con l’intento evidente di isolani, condizionarli e indebolirne la scelta sindacale.
Già, perché non esiste più il diritto e la libertà di iscriversi al sindacato che si ritiene più affine: diventa una sorta di obbligo per poter lavorare serenamente, senza temere ripercussioni.
Il sindacato dovrebbe tutelare i lavoratori, ma ultimamente assistiamo a vere e proprie minacce nei confronti dei ragazzi che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, spesso ignari di ciò che li circonda.
E’ evidente l’obiettivo, da parte di una ristretta componente sindacale, di imporsi come unico riferimento, agendo al di fuori di qualsiasi principio di equilibrio e
rispetto istituzionale.
Un atteggiamento che mina le relazioni interne, alimenta divisioni e intacca la serenità dell’intero gruppo di lavoro.
Molti ci chiedono consigli e informazioni, ma hanno paura delle possibili conseguenze anche solo per essersi avvicinati a noi.
A questi ragazzi, offriamo il nostro supporto e la nostra piena disponibilità.
Li invitiamo a vivere serenamente questa esperienza unica che gli è capitata, a non abbassare la testa e a non temere di denunciare ogni forma di mobbing. Il diritto a
lavorare con serenità è un principio imnunciabile che va tutelato senza esitazioni.
Sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.