SEGRETERIE PROVINCIALI FOGGIA
Oggetto: situazione recapito.
La situazione complessiva al recapito in terra di capitanata versa in una condizione di preoccupante stallo. Siamo ancora in attesa che vengano avviati i percorsi di verifica e di applicazione delle intese ultimamente intercorse fra le parti. Infatti, il 25 gennaio ed il 6 febbraio u.s. sono stati siglati degli accordi che portano significative modifiche al modello di riorganizzazione del recapito previsto nell’accordo nazionale del 15 settembre 2006 ed in quello successivo regionale del Gli ultimi accordi prevedono l’avvio della sperimentazione del nuovo modello a partire dal 1 marzo nei Centri non ancora avviati, e contestualmente di procedere, sempre a partire dal 1 marzo, alla implementazione delle novità anche nei Centri di Distribuzione già interessati dalla riorganizzazione qualora siano già state rilevate delle criticità (praticamente tutti nella nostra provincia) anche concordando ed adottando da subito soluzioni gestionali/organizzative idonee a sostenere la continuità e la qualità del servizio. Viste le tempistiche previste, visti i notevoli problemi e le criticità tuttora persistenti, a tutt’oggi riscontriamo un preoccupante vuoto in termini relazionali e nella programmazione degli incontri al fine di avviare il percorso teso all’applicazione dei contenuti degli accordi ed a rimettere in moto l’intero processo del recapito della corrispondenza, riportando correttezza gestionale e serenità fra i lavoratori. Considerate le gravi criticità tuttora presenti, sia nei CPD implementati con accordo sindacale ma soprattutto in quelli implementati unilateralmente dall’azienda, che hanno penalizzato cittadini ed imprese con conseguente danno di immagine e gravi ricadute in tutti i settori aziendali, con la presente siamo a chiedere che si avviino da subito gli incontri finalizzati all’applicazione dei contenuti delle intese in oggetto a partire dai CPD già implementati, dove maggiori sono le criticità. Nel contempo, intendiamo segnalare ed evidenziare forti anomalie, frutto di una gestione centralistica e della scarsa autonomia territoriale, riferite alla applicazione del personale al recapito che, nel frattempo, precostituiscono condizioni di palesi ingiustizie e disparità, nonché fonti di sfiducia e demotivazione che rappresentano il principale terreno di coltura per fenomeni di assenteismo. In particolare ci riferiamo all’assegnazione delle zone di recapito, all’applicazione del personale di nuova immissione (sia esso assunto a tempo indeterminato dalle graduatorie del punto 2 dell’accordo del 13 gennaio 2006, che reintegrato con sentenza del giudice del lavoro), alla negazione di percorsi di mobilità. Quotidianamente, in tutto il territorio dauno si verificano situazioni che hanno dell’inverosimile e sono antitetiche rispetto ad elementari regole gestionali ed anche del semplice “buon senso”. Diverse zone di recapito, nei CPD/CSD/PDD, risultano prive di titolare. A queste vanno aggiunte quelle che vengono a mancare del titolare per i passaggi interni di personale alla sportelleria. Quale migliore condizione per effettuare percorsi di mobilità a domanda (trasferimenti) del personale che desidera avvicinarsi alla propria residenza ed al proprio nucleo familiare? Quale migliore condizione, vista in un ottica più generale, per ridurre i costi sociali ed individuali della quotidiana mobilità per raggiungere i luoghi di lavoro? Quale migliore condizione per dare risposte a reali bisogni dei lavoratori e ridurre eventuali fenomeni di assenteismo? L’Azienda, sorda e miope rispetto alle situazioni territoriali, personali ed a queste opportunità, opera una rigida gestione centralistica assegnando asetticamente il personale di nuova immissione sulle zone di recapito che via via vengono segnalate come prive di titolare. Di fatto, si genera un vero e proprio dissesto gestionale ed operativo. Personale assunto dalla graduatoria nazionale del punto 2 dell’accordo del 13.01.2006 (quindi proveniente da altre province e/o da altre regioni) o personale reintegrato con sentenza del giudice del lavoro, viene direttamente assegnato, spesso a casaccio se non con criteri che potrebbero rappresentare una premeditata penalizzazione, come titolare di zona nei vari Centri della provincia di Foggia. In tal modo, oltre ai disagi per i neo assunti, vengono impediti e negati i diritti e le possibilità del personale in servizio di spostarsi su una zona di recapito all’interno dello stesso Centro; di trasferirsi da un Centro, o da una Provincia, in un luogo di lavoro più vicino alla propria residenza ed al proprio nucleo familiare. Pertanto siamo a richiedere che venga a cessare questa assurda gestione del personale al recapito e che, quanto prima possibile, vengano attivati percorsi di mobilità nei numerosi posti disponibili all’interno dei Centri di Recapito e fra di essi. In attesa di un cortese quanto sollecito cenno di riscontro di quanto richiesto inviamo distinti saluti.
Foggia, 16/04/2008
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