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VERITAS FILIA TEMPORIS

martedì 7 ottobre 2008

 

VERITAS FILIA TEMPORIS


L´incredibile teatrino inscenato da alcune sigle sindacali, deve preoccupare non poco la nostra comunità lavorativa , perché cela l´assoluta incapacità di occuparsi dei problemi veri del nostro futuro. La stupida ricerca di un capro espiatorio, il comico scaricabarile e la ridicola corsa ad accaparrarsi dei meriti sono figlie di un individualismo arrogante che rappresenta il rifugio dell’incompetenza.

Da uomo della CISL posso solo dire che mi ha colpito negativamente il protagonismo litigioso che ha caratterizzato l’ultimo periodo: responsabili sindacali, anzichè fare fronte comune rispetto ai problemi veri e adoperarsi per scongiurare il peggio, sono apparsi preoccupati soprattutto di addossarci la responsabilità della situazione, quasi che in ballo non ci fosse un rilevante patrimonio del nostro paese quale quello della nostra Azienda presente e futuro e il futuro dei lavoratori, ma l´immagine di Tizio o di Caio.

La maggior parte delle dichiarazioni e dei commenti sembra orientata a cercare di stabilire chi avesse piú meriti e virtú, quasi si stesse celebrando un trionfo, e non -come é- di preoccuparsi della pesanti ricadute in termini occupazionali e gestionali, e della scarsa competitività sul mercato postale in cui versa attualmente l’azienda Poste.

D´altronde la divergenza sulle azioni da adottare fa il paio, quanto a inconsistenza e infantilismo, con la tranquilla incoscienza che hanno indotto alcune sigle sindacali a interrompere le relazioni sindacali e continuare a preferire tavoli separati ovvero preferendo sottoscrivere accordi di dubbio peso ed efficacia, rompendo di fatto l’unitarietà.

Mi piacerebbe poter pensare che si tratti di un caso, o al limite di un incidente di percorso; ma temo proprio che non sia cosí, che questa generale crisi di responsabilità colpisca un po´ tutti. Piú ancora, sembra venuta meno qualsiasi idea di separatezza e neutralità sulle azioni, qualsiasi remora a confondere la propria vita personale politica o invidie personali con il ruolo che si ricopre. Tutto confuso e irrimediabilmente mescolato, con le intuibili conseguenze sul piano della consapevolezza, della corretta percezione della realtà.

Il pericolo é che questa litigiose e inconcludenti Sigle sindacali si convincano a credere alle proprie bugie o fantasie, a far finta che la crisi di Poste Italiane sia infortunio contabile o accidente creato dall´insipienza di alcuni, non drammatico passaggio epocale di una stagione in cui si esalta a parole la modernizzazione e in pari tempo si favoriscono in ogni modo meccanismi di scarsa concretezza e di miope visione del futuro.

Ut sementem feceris ita metes

Antonio Lepore


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