Federazione Lavoratori Poste: SEGRETERIA REGIONALE PUGLIA
Oggetto: elezioni RSU dell’ 11 e 12 novembre 2008.
Le elezioni RSU sono oramai trascorse. Al di là delle letture, delle delusioni, dei successi legati a tale importante esperienza, restano alcune valutazioni di natura oggettiva su quanto si è consumato che non possono passare inosservate. La parte datoriale sa molto bene che tale fase elettiva contemplava un passaggio delicato, quello relativo al collegio quadri. La lista quadri, per poter essere regolarmente presentata, necessitava, a supporto, di un numero di firme pari al 5%di tutti i quadri aventi diritto al voto applicati presso la unità produttiva di Bari. A tal fine, abbiamo contattato tutti gli A1 e A2 di nostra conoscenza e, nel mentre gli assegnati in contesti a produzione (vedi uffici postali) non hanno mostrato alcuna difficoltà nell’apporre la propria firma sulla nostra lista, i Signori Quadri Amministrativi a noi vicini, presenti nel palazzo di via Amendola, hanno assunto un comportamento diametralmente opposto. Soprattutto quelli allocati in settori strategici dell’attività di Poste (R.U., R.I., Capi Servizio, etc.) hanno negato alcun tipo di disponibilità, adducendo a motivazione di quella scelta l’elemento di terzietà, alla base della delicata funzione da loro svolta in azienda. In un primo momento tale opzione è stata da noi rispettata, anche se non condivisa, ma, solo in un secondo momento, a mente serena, ritenuta corretta e coerente. Purtroppo, le scelte strategiche dell’altra lista, quella della SLC-CGIL, in competizione con la nostra, non mostravano stessa coerenza e correttezza, atteso che interi settori strategici dell’azienda sono scesi in campo in suo favore, al fine di alimentare una vera e propria dinamica elettorale di cattura del consenso. Parliamo della P.G.C. dell’area country, area, lo rammentiamo ai Signori Dirigenti a cui la presente è diretta, che si occupa di pianificazione strategica, formulazione di obiettivi, attribuzioni di budgets, e di tante altre belle materie da cui dipendono le fortune, o le sventure, di tutti gli uffici postali disseminati sul territorio di nostro riferimento. Il tutto senza alcun imbarazzo, senza tentennamenti, senza mostrare alcun timore nel dichiararsi sfacciatamente di parte. Per non parlare poi del monocolore sindacale da anni radicato in quel settore, monocolore che soffoca ed emargina ogni voce diversa da quella dominante, anzi assoluta. Il tutto al terzo piano del palazzo della Sede Regionale, quello di via Amendola, autentico cuore pulsante dell’Azienda Postale di Puglia, Basilicata e Molise. Pertanto, al di là della tessera sindacale o partitica che ognuno di noi ha il diritto di portare ben conservata nel taschino della propria giacca, la vicenda elettorale testè citata ha dimostrato, in maniera inequivocabile, il venir meno del carattere di terzietà, di equidistanza che una simile articolazione, unitamente a colui che la dirige, dovrebbero garantire a tutti ed in ogni momento. Tale ruolo dominante è stato altresì strumentalizzato per esercitare adeguata opera di pressione sulla volontà dei tanti Quadri aziendali che dal giorno dopo le elezioni avrebbero dovuto fare i conti con quella struttura. ASSURDO ! ! ! A fronte di un tale grave atto lesivo degli elementi di buona fede ed imparzialità, alla base di un normale, sano impianto di relazioni industriali, la scrivente Segreteria Regionale chiede ai Dirigenti Aziendali in indirizzo i relativi approfondimenti, per le decisioni del caso. Diversamente, non esiterà a trasferire la presente questione su altri Organi,aziendali e non, semplicemente al fine del ripristino di dinamiche datoriali e sindacali normali, all’altezza della più grande Azienda di servizi del nostro Paese, radicate oramai un po’ ovunque, ma che in Puglia, purtroppo, stentano ancora oggi ad affermarsi.
In attesa di riscontro, distinti saluti.
Bari lì, 27 novembre 2008
F.to SEGRETARIO REGIONALE Nicola ORESTA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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