"CAPACI DI FARE PROPOSTE, CAPACI DI DARE RISPOSTE”
CAPACI DI FARE PROPOSTE
La capacità di fare proposte non è attività da delegare ad altri. E’ come il pensiero. Se non è una esperienza quotidiana la vita s’immiserisce. Oggi questa capacità acquista vigore se viene espletata andando oltre ciò che è superficiale, se coglie la verità per illuminare con il volto di ognuno la realtà della libertà, della giustizia, della pace. In ciò la capacità di fare proposte è desiderio, è speranza. Accettando le innovazioni ci candidiamo a essere protagonisti, a negoziare, a essere presenti per svolgere la missione di tutela e promozione del lavoro.
Le diversità progettuali, il pluralismo sono elementi che andranno ad arricchire il livello delle elaborazioni delle proposte, delle intese, aumentando il dialogo tra i lavoratori e rafforzando la rappresentanza associativa. E’ la partecipazione di una moltitudine di uomini e donne capaci di sviluppare il loro impegno sindacale che garantisce ad una società civile una continuità democratica nei processi innovativi nel lavoro e nell’economia.
Solo la nostra vitalità e la capacità propositiva possono aiutarci a prendere ad ogni livello decisioni in grado di intercettare reali bisogni. Ci confronteremo sulla base di obiettivi chiari che terranno conto di un rafforzamento della partecipazione della rappresentanza.
CAPACI DI DARE RISPOSTE
Ed è alla parte giovane di noi stessi che adesso mi rivolgo. Ci saranno momenti difficili, ma non dobbiamo scoraggiarci. Siamo forti del nostro lavoro, del lavorare tutti i giorni, lavorare nel senso interno di perfezionarci, di aumentare le nostre conoscenze, di aumentare la comprensione del mondo che ci circonda, di cercare, accertare e conoscere bene il perché delle cose e porci sempre i problemi dell’umanità come problemi propri.
Da Anthony De Mello, gesuita a Bombay, accogliamo uno stimolo a vivere il futuro. Il maestro accoglieva con gioia i progressi della tecnologia, ma era profondamente consapevole dei suoi limiti. Quando un industriale gli chiese quale lavoro facesse, rispose: “Sono nell’industria della gente!” “E che sarebbe, se permetti?” - chiese l’industriale “Guarda te stesso” - disse il maestro - “I tuoi sforzi producono cose migliori, i miei gente migliore”.
E allora amo pensare alla mente come a un paracadute: funziona solo quando è aperta. E‘ un invito e un considerare che una crescita è possibile attraverso un cambiamento: non si può pensare di migliorare facendo come prima, certamente rimarremo dove siamo.
Prefiggiamoci ancora nuovi obiettivi e siamo capaci di entusiasmi per raggiungerli: siamo giovani, di quella gioventù che non è un periodo della vita, ma uno stato d’animo, possedere l’immancabile infantile curiosità di sapere cosa succederà ancora. |
Documenti allegati: Relazione introduttiva Congresso 2009 [ PDF ] |