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8 MARZO 2009

venerdì 6 marzo 2009

 

8 Marzo 2009

Amiche

della SLP-CISL di Capitanata, è per me un piacere ringraziarvi per l’opera che, quotidianamente avete svolto, e che tuttora svolgete, per la nostra Organizzazione: anche grazie ad essa, la SLP-CISL rappresenta la più grande forza sindacale in azienda, il riferimento di tante lavoratrici e lavoratori delle Poste di Foggia.

Tale ringraziamento non è quindi retorico, ma fa d’apertura alla memoria; non vuole rimpiangere il passato delle lotte solo per dare un’identità al presente: questa non è la Vostra storia. Intere generazioni, si sono proposte di rinnovare i contenuti della partecipazione al lavoro della Nostra Azienda, avvertendo, definendo e denunciando i bisogni, organizzando quindi, per essi, le risposte.

Valori, storie personali, idee, che vi hanno unito in passato, Vi tengono ancor più unite oggi. Donne giovani, forti e tenaci, insieme alle più mature e appassionate; avete sempre tradotto le idee in comportamenti. Tante, diverse, distanti, impiegate nei vari settori dell’Azienda, siete sempre state collegate da un sentire comune, dalla condivisione dei valori della CISL.

Avete sempre perseguito la realizzazione di una vera parità, fino in fondo, ma, allo stesso tempo, avete sostenuto con forza l’idea di una valorizzazione della differenza di genere, ricercando una migliore conciliazione tra la vita lavorativa e quella familiare. Non avete mai utilizzato l’Organizzazione come un semplice strumento per rivendicare diritti ma lo avete considerato il necessario veicolo per un contributo al cambiamento, nel lavoro e nello stesso sindacato.

Ci siete state con forza ieri, e ci siete anche di più oggi, in un’epoca nella quale si tenta di sostituire le idee con il mercato. Avete partecipato ai momenti sindacali più importanti, condividendo difficoltà ma anche soddisfazioni.

Avete modificato la cultura della SLP-CISL, ampliandone ambiti e prospettive. Con il Vostro modo di sostenervi a vicenda, fondato sull’idea che “se oggi una donna cade, tutte le donne domani saranno più deboli”, avete sottolineato qualcosa che non andava assolutamente perso di vista: che la forza di ognuno di noi aumenta, e si rinnova, quando non si cammina da soli.

Potrei continuare a lodarvi all’infinito, descrivendo la pazienza con cui, ogni giorno, avete operato, la coerenza che avete dimostrato tra il Vostro dire e il Vostro fare, ma preferisco concludere qui, con un semplice GRAZIE.

Grazie di cuore a tutte Voi.

Il Segretario Prov.le Antonio Lepore


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