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Bollettini postali troppo cari, L'Antitrust apre un'istruttoria

lunedì 27 aprile 2009

 

«condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose agli utenti»

Bollettini postali troppo cari
L'Antitrust apre un'istruttoria

L'authority valuta il «possibile abuso di posizione dominante» da parte di Poste Italiane

ROMA - L'Antitrust avvia una istruttoria per verificare se Poste italiane abusi della propria posizione dominante nel settore dei servizi di incasso e pagamento, «escludendo lo sviluppo di modalità alternative e applicando condizioni contrattuali eccessivamente gravose per gli utenti». Lo comunica una nota dell'Authority. Poste, secondo l'antitrust, detiene nel mercato dei servizi di incasso-pagamento - bollettini postali e anche mav e bollettini bancari «freccia» - una quota di circa il 90%, che resta comunque superiore al 50-55% anche se si considerano i servizi di incasso-pagamento ricorrenti (Rid).

COSTI INGIUSTIFICATI - A giudizio dell'Antitrust, Poste sarebbe quindi in grado di applicare «condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose» agli utenti finali che devono pagare i bollettini postali, «scaricando su di loro commissioni relative a servizi resi ai beneficiari dei pagamenti quali la rendicontazione»: per chi incassa, come le aziende erogatrici di servizi come luce, acqua e gas, Poste italiane prevede l'applicazione di commissioni di incasso anche nulle, facendo invece gravare su chi effettua il versamento una commissione di pagamento pari ad 1,10 euro a bollettino (nel caso di pagamento allo sportello). A queste condizioni i soggetti che devono incassare sono disincentivati dal ricercare strumenti alternativi. Inoltre il potere di Poste italiane di determinare gli standard del bollettino postale, escludendone l'interoperabilità al di fuori della rete postale, ostacola lo sviluppo di modalità di pagamento alternative offerte da altri operatori: la mancata indicazione del codice Iban sul bollettino postale, espressamente esclusa da Poste italiane, non permette, per esempio, modalità di versamento sul conto corrente postale del beneficiario, attraverso il sistema interbancario, a condizioni meno onerose per l'utente.


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