Sindacato o sindacato…..
Quello che succede…. I teatranti non si inalberano, non giudicano offensivo passar per teatranti. Con tutto il rispetto per chi il teatrante lo fa per mestiere, troverei francamente meno inquietante per qualche sindacalista sentirsi dare dell’imbroglione. Alla fine insomma almeno uno sarebbe quel che è, non uno che sta recitando, che calca le scene. I tavoli negoziali nazionali o periferici non sono palcoscenici. Non dovrebbero esserlo. Non sono nati per esserlo. Per la verità non sarebbero nati neppure per ospitare furfanti ma……è più plausibile, pensandoci bene. Ma i teatranti……..no, quelli stanno bene nella loro cornice naturale, ad interpretare splendide trame . Non confondiamo il sacro e il profano. E’ un vezzo che può davvero ingenerare equivoci. Se questi signori si convincono veramente di essere attori nel bel mezzo di una commedia all’italiana dovremo proprio armarci di tarallucci e vino per il gran finale ! E’ come un balletto…il balletto di moda, do ut des, lancio il sasso e ritiro la mano, seduco e abbandono, ciondolo di qua e di là………..Ma su, andiamo, il balletto è una cosa seria, bella, impegnativa, artistica ! Il balletto nel sindacato sa invece di passi sgraziati, di movimenti privi di fascino… A questi signori manca l’eleganza, il portamento, la leggiadria delle danzatrici ! Adottiamo espressioni più consone ai luoghi, alla loro destinazione, alle persone che vi lavorano, coraggio ! Direte che pure i teatranti e le ballerine rappresentano e possono dunque rappresentare??? Certo, basta che lo siano. Noi invece nelle rappresentanze collochiamo solo persone serie. L’unica cosa buona è che il teatrino e il balletto sono democratici. Sono trasversali. Chi si contenta gode??? Giudicate Voi!!!
Antonio Lepore |
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