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DICHIARAZIONE SEGRETARIO GENERALE CISL POSTE

mercoledì 3 marzo 2010

 

DICHIARAZIONE SEGRETARIO GENERALE CISL POSTE
Situazione Uffici Postali: Dichiarazione del Segretario Generale CISL Poste MARIO PETITTO

Mentre siamo da tempo impegnati con Poste Italiane in una difficile trattativa sulla riorganizzazione dei Servizi Postali e del recapito per tentare di arginare l’emorragia dei volumi postali e ridare un minimo di qualità oggi inesistente, scoppia il problema anche degli sportelli postali.

Da più Regioni d’Italia si diffonde la protesta per le file estenuanti all’interno degli uffici postali che in alcune città come Roma, Napoli, Palermo, Catania provocano circa un’ora di attesa per una semplice operazione di sportello.

Dall’inizio dell’anno circa 1.500 sportellisti sono andati in pensione senza che l’Azienda provvedesse alla loro sostituzione, lasciando i territori allo sbando.

Ormai sembra evidente come l’unico obiettivo dell’attuale Management di Poste sia il taglio dei costi e quindi del personale, rimanendo insensibile alla contrazione dei volumi e alla qualità dei servizi, percepita dai cittadini in termini di forte negatività.

I servizi finanziari sono il polmone di Poste Italiane e assicurano con risultati brillanti la sopravvivenza finanziaria dell’Azienda. Ci viene difficile quindi capire la strategia dell’Amministratore Delegato Ing. Sarmi che anziché sostenere e rafforzare gli uffici e gli sportelli di Poste Italiane tende a depotenziarli, immaginando di affidare a soggetti esterni, quali i tabaccai, l’erogazione e la vendita dei servizi postali provocando il deserto all’interno degli uffici di Poste.

La Cisl Poste contrasterà con forza queste politiche ambigue di cui ci sfugge la ratio e non consentirà che le Poste vengano spolpate nell’indifferenza generale.

Per questo proporremo nei prossimi giorni una riflessione comune agli altri Sindacati di categoria per intraprendere un’azione unitaria che impedisca il depauperamento del settore redditizio dell’Azienda, mentre dall’altra parte si chiedono 10 mila tagli nel settore postale e del recapito.


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