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Bonanni al Consiglio Generale SLP-CISL di Chianciano

venerdì 18 giugno 2010

 

Bonanni al Consiglio Generale SLP-CISL di Chianciano: "Lotta agli sprechi e agli enti inutili, ecco la nuova frontiera sindacale"

"Bisogna lavorare per la qualità nei servizi, nell'impresa e anche nella spesa pubblica. Non possiamo più consentirci sprechi, enti inutili, ruberie. Questa è la nuova frontiera sindacale". Dalle colline di Chianciano Terme, il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni ha rilanciato la sfida del sindacato nei confronti delle istituzioni e della classe dirigente del paese. L'occasione è stata la riunione del Consiglio Generale della Cisl Poste, una categoria che negli ultimi anni ha vinto tutte le competizioni sindacali (la più recente è stata quella delle elezioni a Postel) con una significativa escalation di iscritti e delegati. Il leader della Cisl ha parlato a lungo sulle cause che hanno portato alla crisi economica e sulla manovra di correzione dei conti pubblici. Ma lo ha fatto con il consueto ottimismo perché, ha ripetuto Bonanni, "nel paese ci sono energie capaci di operare nonostante la sfiducia, la superficalità ed il populismo imperanti nei mass media e tra le forze politiche". Un riferimento chiaro anche allo scontro in atto tra regioni e comuni da una parte e governo dall'altro lato sui tagli previsti dalla manovra economica. Bonanni è stato tagliente: "Il federalismo non si costruisce con una miriade di enti che si sovrappongono e che spesso sono autorefenziali e non fanno niente. Se Epifani vuole protestare con noi su questo noi siamo pronti. Noi non siamo più disposti ad assecondare una politica che controlla le aziende municipalizzate cresciute del 5 per cento o i consigli di amministrazione che negli ultimi sei mesi hanno aumentato del 25 per cento le tariffe di acqua, trasporti pubblici e gas. Ora si lamentano dei tagli, ma perché non riducono gli sprechi? Di fronte ad un debito pubblico che in Italia viaggia sull'ordine di un miliardo di euro al giorno, tutti hanno il dovere di fare la loro parte per ridurre il deficit. Le regioni ed i comuni si lamentano per i tagli" - ha ricordato Bonanni, spesso interrotto dagli applausi durante il suo intervento. Ma non pensassero di scaricare tutto sui cittadini tagliando i servizi. Riducessero le spese, oppure facessero funzionare meglio la macchina pubblica, premiando i dipendenti meritevoli".
Cambiare marcia per uscire dalla crisi. Questo è l'appello del leader della Cisl che anche a Chianciano ha ricordato i risultati portati a casa dalla Cisl sul fronte del fisco e della detassazione del secondo livello contrattattuale. "La soluzione non è solo protestare. Solo in Grecia ed in Spagna i sindacati comunisti hanno scioperato senza ottenere alcun risultato concreto. Anche in Italia la Cgil si appresta a fare l'undicesimo sciopero generale degli ultimi anni. Ma questa è una linea sucida per il sindacato che condanna il sindacato all'irrilevanza".
Bonanni ha attaccato anche l'intervista rilasciata da Epifani a "Il Corriere delle Sera" nella quale il leader della Cgil ha suggerito alla Fiat e alla Fiom di "ascoltare la Cgil". "Non è un atteggiamento alla Ponzio Pilato? Quasi una ammissione di impotenza nei confronti di una sua componente interna e nello stesso tempo di debolezza nei confronti della controparte industriale. In realtà è del tutto evidente che si tratta di un atteggiamento arrendevole di fronte alle 'forzature politiche' operate dalla Fiom. Un comportamento per niente costruttivo che esisteva anche durante il Governo Prodi".


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