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Flessibilità family-friendly e conciliazione tempi vita-lavoro

martedì 8 marzo 2011

 

Avviso comune per la flessibilità  family-friendly e conciliazione tempi vita-lavoro

SIGLATA Previste detassazione e finanziamenti per le nuove modulazioni di orario

L'avviso comune siglato il 7 marzo al ministero del Lavoro avvia il percorso tecnico per introdurre, in tutti i livelli di contrattazione, forme di flessibilità family-friendly e di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro, con orari rimodulati, lavoro a tempo parziale, forme di telelavoro, congedi parentali rimodulati e una gestione oculata dei permessi.

Il ministro Maurizio Sacconi afferma che si tratta di «un passo avanti importante delle nostre relazioni industriali che tenteranno, soprattutto attraverso una nuova modulazione degli orari di lavoro, di conciliare al massimo i tempi di lavoro con quelli di famiglia».

Le nuove modulazioni di orario e dei tempi di lavoro potranno contare sulle misure di detassazione del salario di produttività nonchè dei regimi di decontribuzione sulle somme stanziate dai datori a seguito di intese territoriali o aziendali. Mentre come forma di finanziamento diretto delle pratiche di conciliazione che verranno sperimentate, scatterà il finanziamento garantito dall'articolo 9 della legge 53/2000.

Tra gli accordi che saranno incentivati ci sono:

orari flessibili in entrata e in uscita nei primi tre anni di età del bambino (fermo restando il monte ore complessivo previsto dal contratto),

il ricorso alla banca delle ore,

soluzioni per i permessi per l'inserimento del bambino alla scuola dell'infanzia o alle elementari,

possibilità di trasformare «temporaneamente» il lavoro da tempo pieno a parziale nei primi tre anni di età del figlio,

l’utilizzo dei permessi accantonati in flessibilità individuale o la banca delle ore «da far fruire in via prioritaria ai lavoratori con oggettive esigenze di conciliazione»,

la possibilità di un svolgimento differenziato dell'attività lavorativa in caso di grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado (con il telelavoro, a risultato, o usando i giorni di permesso «a ore»).


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