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IL TELEFONINO COL BANCOMAT

venerdì 10 agosto 2007

 

Economia

POSTE/ SARMI: SPORTELLO ADDIO, UN TELEFONINO LIBERERA' DA BUROCRAZIA

Intervista con l'Espresso su nuovo servizio a pagamento

Roma, 9 ago. (Apcom) - Chiedere un certificato di nascita, uno stato di famiglia, o un qualsiasi altro documento con valore legale senza andare allo sportello? Da Natale sarà possibile, pagando con il telefonino. È il nuovo progetto che Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste spa spiega in un'intervista con il settimanale "L'Espresso" in edicola domani.

L'idea è "diventare operatori telefonici virtuali" e allo stesso tempo di "offrire all'amministrazione pubblica di diventare la sua anima informatizzata". "Offriamo di collegare le persone - spiega Sarmi - con l'amministrazione centrale e periferica dello Stato... Un esempio? Il cittadino va nell'ufficio postale e può chiedere un certificato di nascita, uno stato di famiglia, ma lo può fare anche via computer, pagando on line, con la garanzia e la ricevuta di Poste. Oppure: deve spedire un certificato, un documento che ha valore legale? Noi lo trasformiamo in un fax, gli mettiamo un protocollo di sicurezza, gli stampiamo una ricevuta. E il viaggio verso la pubblica amministrazione è elettronico. Se lo vuole inviare dal suo computer, basta andare sul sito di Poste, consegnare l'e-mail, e noi la mettiamo in sicurezza e la consegnamo. Se il destinatario non ha un computer, la recapitiamo in busta. Intanto archiviamo i dati e garantiamo che la transazione sia avvenuta".

In questo progetto il telefonino dovrebbe essere "uno strumento di pagamento". "La logica - continua l'ad di Poste - è quella di valorizzare a costi marginali gli investimenti fatti. In altre parole: i sistemi di accettazione dei nostri uffici, il nostro call center, le strutture che ci permettono già oggi di mandare una raccomandata, una lettera, un telegramma, con il computer, sono gli stessi che utilizziamo per diventare un operatore virtuale di telefonia mobile".

Del traffico telefonico, spiega Sarmi, "si occuperà Vodafone, che è il nostro partner. Noi sviluppiamo quella parte dell'uso del cellulare che è il denaro elettronico. Facciamo del telefonino uno strumento di pagamento". Come? "Prendiamo la sim di un telefonino e la dividiamo (siamo i primi al mondo), in due parti. In una ci sono i servizi di telecomunicazione, nell'altra i certificati digitali e i collegamenti con i servizi di pagamento di Poste. Invece di utilizzare il computer, faccio tutto cliccando su un'icona che appare sul display del cellulare. Posso accreditare i soldi sul telefonino, ricaricare una carta pre-pagata, trasferire denaro... Tutto digitando un cordless come per mandare un sms".

A fine anno le Poste lanceranno il cellulare-bancomat

ULTIMO MIGLIO NEWS - 9 Agosto 2007

'Faremo del telefonino uno strumento di pagamento'. Non usa giri di parole l'amministratore delegato di Poste spa, Massimo Sarmi, per annunciare la novita' con la quale dal prossimo Natale l'azienda intende rivoluzionare i sistemi di pagamento. In un'intervista sul prossimo numero de L'Espresso Sarmi spiega infatti che 'la logica e' quella di valorizzare a costi marginali gli investimenti fatti. In altre parole: i sistemi di accettazione dei nostri uffici, il nostro call center, le strutture che ci permettono gia' oggi di mandare una raccomandata, una lettera, un telegramma, con il computer, sono gli stessi che utilizziamo per diventare un operatore virtuale di telefonia mobile'. Una novita' che Poste sviluppera' insieme a Vodafone perche' - spiega l'Ad dell'azienda - 'del traffico telefonico di occupera' Vodafone, che e' il nostro partner. Noi sviluppiamo quella parte dell'uso del cellulare che e' il denaro elettronico. Facciamo del telefonino uno strumento di pagamento'. Tecnicamente 'prendiamo la sim di un telefonino e la dividiamo (siamo i primi al mondo) in due parti. In una ci sono i servizi di telecomunicazione, nell'altra i certificati digitali e i collegamenti con i servizi di pagamento di Poste. Invece di utilizzare il computer, faccio tutto cliccando su un'icona che appare sul display del cellulare. Posso accreditare i soldi sul telefonino, ricaricare una carta pre-pagata, trasferire denaro... Tutto digitando un cordless come per mandare un sms'.

Un'operazione che per Poste significa redditivita' perche' 'contiamo su un redditivita' elevata: per intenderci, quella a due cifre che hanno gli operatori di telefonia mobile. Molto piu' alta di quella che da' la logistica. Per non parlare del servizio postale, che non rende affatto'. Quella riguardante i telefonini non e' l'unica novita' di Poste. Altra misura riguarda la volonta' dell'azienda di diventare 'l'anima informatizzata dell'amministrazione pubblica'. In sostanza 'ci offriamo di collegare le persone con l'amministrazione centrale e periferica dello Stato. Un po' lo facciamo gia', ma in maniera tradizionale, recapitando i referti medici, o facendo pagare i ticket. Invece il grado di integrazione delle reti di cui disponiamo ha un potenziale enorme'.

Un esempio? 'Il cittadino - aggiunge - va nell'ufficio postale e puo' chiedere un certificato di nascita, uno stato di famiglia, ma lo puo' fare anche via computer, pagando on line, con la garanzia e la ricevuta di Poste. Oppure: deve spedire un certificato, un documento che ha valore legale? Noi lo trasformiamo in un fax, gli mettiamo un protocollo di sicurezza, gli stampiamo una ricevuta. E il viaggio verso la pubblica amministrazione e' elettronico. Se lo vuole inviare dal suo computer, basta andare sul sito di Poste, consegnare l'e-mail, e noi la mettiamo in sicurezza e la consegnamo. Se il destinatario non ha un computer, la recapitiamo in busta. Intanto archiviamo i dati e garantiamo che la transazione sia avvenuta'.

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