IL NOSTRO SEGRETARIO GENERALE SCRIVE ALL'AD DI POSTE ITALIANE
Sig. Amministratore,
come certamente già saprà, nei giorni scorsi è stato aperto un Conflitto di Lavoro Nazionale da parte di più Organizzazioni Sindacali con l’intento di affrontare, e possibilmente risolvere, alcuni problemi delicati che, se non rimossi, potrebbero pregiudicare gli obiettivi di Poste Italiane e compromettere la pace sociale che con grande disponibilità abbiamo garantito in questi anni . Con questo scritto vogliamo esternare solo il pensiero di SLP-CISL la cui storia, rappresentatività e radicamento tra i lavoratori postali sono a tutti ben presenti e che , di conseguenza, comportano per noi una enorme responsabilità all’interno dell’Azienda. E lo facciamo coinvolgendo, per la prima volta, l’intero Consiglio di Amministrazione con l’intento di squarciare quel velo di silenzio colpevole, sovente anche nostro, che, mantenendo i problemi tutti interni al Palazzo, contribuisce a diffondere una doppia verità su Poste Italiane: la prima, quella esterna, che rappresenta un’Azienda forte, prospera, efficiente, diversificata, ben governata, che presidia bene il mercato interno e si proietta a livello internazionale; la seconda verità, quella interna ben conosciuta a tutti gli addetti al settore, che è quella di una azienda confusa, stressata nella ricerca degli obiettivi, incapace di arginare la concorrenza del mercato liberalizzato, dilaniata al proprio interno, scoordinata nelle sinergie tra i vari settori, con una periferia che subisce i “decreti” ma non riceve adeguati supporti dal centro, con una rincorsa ossessionante all’abbattimento dei costi che consente di presentare bilanci miliardari mentre i nostri sportelli chiudono per la semplice rottura di una stampante non sostituita o i nostri portalettere non escono per mancanza del motomezzo.
In una condizione già pesante per i problemi irrisolti in Azienda, la scintilla
che ha provocato la reazione sindacale nasce dal parziale pagamento ai
lavoratori del Premio di Risultato del 2010 e, di conseguenza, dalla difficoltà
di procedere al suo rinnovo per il triennio 2011/2013. E’ stata grande la
sorpresa, insieme allo sconcerto, quando ci e’ stato comunicato nel mese di
giugno scorso che gli obiettivi prefissati nel Premio in questione non erano
stati compiutamente raggiunti dai lavoratori e di conseguenza essi avrebbero
ricevuto in meno circa 220€ medie.
Non riuscivamo a capire come in una Azienda con bilancio positivo di un miliardo
di euro nel 2010 non si fossero raggiunti gli obiettivi e capivamo ancora di
meno del perché solo Insieme agli aspetti di natura economica, importanti ma non esclusivi, il Conflitto di Lavoro aperto pone una serie rilevante di problemi che investono sia il mondo degli Uffici Postali e quindi Mercato Privati sia il mondo dei Servizi Postali e della Logistica con conseguenti risvolti negativi nei settori Tecnologici, Commerciali, di Marketing, di Immobili, Acquisti e Sicurezza. Su tutti questi argomenti SLP-CISL sta preparando degli approfonditi dossier specifici, che metterà a disposizione anche del Consiglio di Amministrazione, affinchè la discussione su Poste Italiane sia solo di merito ma che esca finalmente fuori dal Palazzo. Sarà inevitabile, a seguito della rottura consumata sui problemi a livello di Relazioni Industriali, aprire nei prossimi giorni conflitti ed eventuali scioperi in tutte le strutture postali di ogni provincia d’Italia e di questo ci rammarichiamo, coscienti del danno che ne conseguirà all’Azienda e ai cittadini, ma come dicevano gli antichi romani “de hoc satis”. Ce n’è abbastanza! Distinti saluti
Roma 20 settembre 2011 Mario Petitto Segretario Generale |
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