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PROBLEMA LAVORATORI ESODATI

mercoledì 1 febbraio 2012

 

Il 24 gennaio u.s. è stato approvato alla Camera l’articolo unico del disegno di legge di conversione in legge del DL nr 216/2011 (cosiddetto “decreto mille proroghe”).

Nel testo del decreto vi è, fra le altre, la seguente norma di carattere previdenziale:

1. I lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto prima del 31-12-2011 per effetto di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile (vi sono compresi i nostri esodati) potranno accedere al pensionamento secondo la normativa previgente la legge 214-2011 (riforma pensioni Fornero) sempre che rientrino nell’ambito delle risorse stanziate dalle legge e in base a criteri che verranno stabiliti dal decreto del Ministero del lavoro previsto dal comma 15 dell’articolo 24 della legge 214.2011, la cui emanazione viene differita al 30-6-2012. In ogni caso devono ricorrere le seguenti condizioni:
• La data di cessazione del rapporto deve risultare da elementi certi e oggettivi, che saranno indicati nel medesimo decreto ministeriale;
• Il lavoratore risulti in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi dalla data di entrata in vigore del citato decreto legge 201-2011 vale a dire il 4-12-2011.

Queste innovazioni risolvono solo parzialmente, ed in modo assolutamente insufficiente, alcuni dei problemi che le OO.SS. hanno da tempo denunciato e segnalato al Governo.

In particolare, per quanto riguarda i lavoratori in esodo riteniamo che sia troppo restrittivo vincolare il beneficio alla cessazione del rapporto di lavoro entro il 31-12-2011 e all’accesso al pensionamento entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del DL 201-2011.

Le confederazioni, hanno inviato ai Presidenti delle commissioni parlamentari competenti una lettera nelle quale sono esposte le loro osservazioni.

In via più generale c’è l’impegno delle confederazioni ad insistere perché queste norme, così come altri aspetti della riforma, vengano modificate durante l’iter parlamentare al Senato.

Vi alleghiamo la circolare confederale e la lettera di CGIL, CISL e UIL ai presidenti delle commissioni competenti.

Cordiali saluti

MARIO PETITTO
SEGRETARIO GENERALE
FIRMATO



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