"La decisione del Governo di presentare un Disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro va valutata positivamente in quanto permette al Parlamento un adeguato spazio di discussione e approfondimento su un provvedimento che è molto ampio e complesso. E' quanto dichiara la Cisl nazionale in una lunga nota sul testo di riforma presentato ieri dal Governo che così prosegue:
"Il contenuto del Disegno di legge , presentato con la formula " salvo intese " ( suscettibile quindi di modifiche prima della presentazione al Parlamento ) è rappresentato in larga parte dal Documento conclusivo del confronto tra Governo e Parti sociali.
Sulle tipologie contrattuali e sugli ammortizzatori sociali vengono confermati i contenuti discussi e valutati positivamente dalla Cisl :
• la scelta del contratto di apprendistato come canale privilegiato di assunzione dei giovani, con un vincolo del 50% alla stabilizzazione
• il contrasto delle " flessibilità malate " ( Associati in partecipazione, False partite Iva, Tirocini e stage ),
• la scelta di premiare la stabilizzazione dei Contratti a tempo determinato
• la piena parificazione contributiva del lavoro a progetto con il lavoro dipendente al 33%.
• il rafforzamento della indennità di disoccupazione con la nuova Assicurazione Sociale per l'impiego ( AspI ) che avrà maggiore durata e importo economico e gradualmente riassorbirà l'indennità di mobilità nel 2017.
• il mantenimento del sistema della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, dei Contratti di Solidarietà e l'estensione delle tutele nei settori non coperti attraverso la costituzione dei Fondi Bilaterali di solidarietà
• la maggiore protezione dei lavoratori anziani, con l'istituzione di fondi per interventi complementari con le risorse derivanti dalla precedente contribuzione per la mobilità.
Sulla Flessibilità in uscita , Art.18 , il Disegno di legge presenta due miglioramenti importanti, entrambi frutto della pressione della Cisl di questi giorni e fortemente sollecitati in sede di confronto con il Governo:
- sulla disciplina dei licenziamenti individuali, Art.18, oltre alla conferma della tutela del lavoratore con il reintegro nel caso dei licenziamenti discriminatori e con il reintegro o indennizzo nel caso dei licenziamenti disciplinari, in materia di licenziamenti per motivi economici viene positivamente chiarito che debbono essere evitati ricorsi strumentali a questo tipo di licenziamenti che dissimulino altre motivazioni di natura discriminatoria o strumentale. In questi casi il lavoratore avrà facoltà di provare in giudizio che il licenziamento è stato determinato da ragioni discriminatorie o disciplinari e pertanto il giudice applicherà la relativa tutela, cioè in larghissima parte il reintegro.
Viene altresì confermato l'obbligo, in caso di licenziamenti per motivi economici , della procedura preventiva di conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro.
• viene introdotto il rito processuale veloce per le controversie in materia di licenziamento, specificatamente dedicato a tali controversie.
Queste due importanti specificazioni contribuiscono a dare più garanzie affinchè nella disciplina del licenziamento individuale e nelle modifiche apportate all'art.18 resti comunque forte la tutela del lavoratore rispetto alle discriminazioni ed ai licenziamenti illegittimi e risulti inalterata la funzione di deterrenza nei confronti dei c.d. licenziamenti facili. Così come avviene in Germania, dove peraltro l'indennizzo è molto inferiore (massimo 18 mensilità) rispetto a quello previsto dal testo di riforma approvato dal Governo a seguito del confronto con il sindacato(27 mensilità).
La Cisl, riservandosi un giudizio compiuto in presenza dei testi di modifica legislativa più definiti, auspica che il Parlamento sappia ora valorizzare i risultati raggiunti nel confronto tra le parti sociali, rafforzando le tutele per i lavoratori e trovando sintesi condivise per possibili miglioramenti.
Nel Disegno di legge sono previsti inoltre interventi, solo parzialmente discussi in sede di confronto Governo parti Sociali e sui quali nel corso dell'iter parlamentare sono necessari approfondimenti,
- per una maggiore inclusione delle donne nella vita economica, con il contrasto del fenomeno della dimissioni in bianco, tutela della maternità, conciliazione vita-lavoro
• per il diritto al lavoro dei disabili
• per il contrasto del lavoro irregolare degli immigrati
• per le politiche attive del lavoro e i servizi per l'impiego
• per l' apprendimento permanente.
Nel dibattito parlamentare sulla riforma del mercato del lavoro, la Cisl parteciperà attivamente a partire dalla condivisione dei contenuti della riforma definiti nel confronto con il Governo e solleciterà i possibili miglioramenti nella direzione di una tutela sociali più inclusiva e solidale"
Ufficio Stampa Cisl