PENSIONI: SIGLATO L’ACCORDO CON IL GOVERNO
Raggiunta l’intesa tra Governo e Sindacati sulla riforma delle pensioni. Dopo un confronto serrato che ha tenuto conto delle compatibilità economiche e degli impegni assunti dal Governo in sede europea, l’accordo ha recepito il superamento dello “scalone” previsto dalla legge Maroni.
Dopo una lunga trattativa Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto l’intesa con il Governo sulle pensioni.
Vediamo nel dettaglio i risultati raggiunti:
· a partire dal 1° gennaio 2008, ai lavoratori dipendenti è consentito l’accesso al pensionamento anticipato con il contestuale requisito dei 58 anni di età e 35 di contributi; · a partire dal 1° luglio 2009 i lavoratori dipendenti potranno accedere alla pensione d’anzianità al raggiungimento di “quota 95”, requisito ottenibile sommando l’anzianità contributiva all’età anagrafica, con un minimo di 59 anni (si potrà accedere al pensionamento con un’anzianità contributiva di 35 anni e un’età anagrafica di 60, oppure con un’anzianità contributiva di 36 e un’età anagrafica di 59); · a partire dal 1° gennaio 2011 i lavoratori dipendenti potranno accedere alla pensione d’anzianità al raggiungimento di “quota 96”, requisito ottenibile sommando l’anzianità contributiva all’età anagrafica, con minimo 60 anni (si potrà accedere al pensionamento con un’anzianità contributiva di 35 anni e un’età anagrafica di 61, oppure con un’anzianità contributiva di 36 e un’età anagrafica di 60 ); · a partire dal 1° gennaio 2013 i lavoratori dipendenti potranno accedere alla pensione d’anzianità al raggiungimento di “quota 97”, requisito conseguibile sommando l’anzianità contributiva all’età anagrafica, con minimo 61 anni (si potrà accedere al pensionamento con un’anzianità contributiva di 35 anni e un’età anagrafica di 62, oppure con un’anzianità contributiva di 36 e un’età anagrafica di 61 ).
Resta, ovviamente, possibile il pensionamento anticipato al raggiungimento dei quaranta anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica. Confermata l’età per il pensionamento di vecchiaia a 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini.
Prima del 2013 Governo e Sindacato verificheranno i conti previdenziali. Se i risultati economici saranno in ordine, la quota “97” potrà non entrare in vigore.
L’accordo sulle pensioni prevede inoltre la costituzione di quattro Commissioni Governo-Sindacati:
- la prima, entro il mese di settembre 2007 dovrà esaminare la possibilità di inserire le finestre di uscita verso la pensione, nell’ambito dei dispositivi che regolano le pensioni di anzianità per uomini e donne - la seconda, entro settembre 2007, dovrà individuare le attività che possono essere definite “lavori usuranti”, prevedendo fra essi i lavoratori individuati dal Decreto Salvi del 1999, i lavoratori notturni definiti dal D.Lgs. 66/2003, i lavoratori addetti a produzioni in serie o a catena e i conducenti di mezzi pubblici pesanti - la terza, con il compito di verificare e proporre modifiche dei coefficienti di trasformazione entro il 31/12/2008 - la quarta, entro il 15 settembre 2007 avrà come obiettivo la definizione delle modalità tecniche di implementazione della detassazione dei premi di risultato.
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