Il marinaio ...- martedì 8 marzo 2022
Il marinaio aveva promesso un porto sicuro Alla fine li ha lasciati in mare aperto
Non è la trama di un film, nè una delle avventure di James Cook. Questa storia è tutta sul set di Poste italiane. Il protagonista in questione è sempre lo stesso: un tempo mago, oggi marinaio. Il marchio di fabbrica però non muta.
Stavolta il tema erano le posizioni vacanti di alcuni uffici postali (in virtù delle ultime quiescenze), che avevano aperto il calciomercato su chi l'azienda avrebbe assegnato ruoli di progress o trasferimenti. Il nostro marinaio si è inserito tra i lavoratori, promettendo porti sicuri e dando certezze ad alcuni colleghi, ovviamente previa iscrizione al suo sindacato.
La maggioranza ha respinto le avance (conoscendo il suo curriculum), solo qualche debole ci ha creduto, col risultato finale di essere rimasto solo e in mare aperto quando l'azienda ha notificato le sue scelte.
Delle promesse fatte dal nostro marinaio nessuna è andata come aveva annunciato, nemmeno per sbaglio. Con tanta rabbia e amarezza dei pochissimi malcapitati che si sono sentiti presi in giro.
Noi però l'avevamo detto...
D’altronde si sa: "Un giubbotto di salvataggio può salvare la vita, una falsa promessa no".
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.