RIORGANIZZAZIONE SERVIZI POSTALI- sabato 16 febbraio 2013
Sono iniziati nei giorni 11 e 12 febbraio i lavori del tavolo politico sulla riorganizzazione della divisione servizi postali. Nelle slide illustrate il giorno 11 l’Azienda ha sollevato la questione della differenza di impatto dei tagli sui territori a seconda che si intervenga o meno sul lavoro preparatorio. Più specificatamente nella slide nr 3 riscontra che il mancato intervento sui parametri inerenti la ripartizione creerebbe un forte squilibrio sulle percentuali di taglio fra le varie regioni, con picchi negativi e positivi molto marcati, che farebbero mancare uno degli obiettivi della riorganizzazione, ossia la perequazione delle zone. Come SLP abbiamo ovviamente chiesto all’Azienda che il mix di interventi sui parametri oltre ad abbassare notevolmente i tagli, tenga conto di tutti gli elementi atti a determinare la migliore perequazione possibile fra le varie realtà e fra le varie zone. Successivamente l’Azienda ci ha presentato il possibile impatto dei giorni alterni, affermando, in controtendenza rispetto a quanto affermato durante i lavori della commissione tecnica, che non è possibile isolare intere zone da servire a giorni alterni, ma si può solamente identificare, all’interne delle zone, porzioni di esse che ricadono su aree con bassa densità da servire a giorni alterni. Una novità che modifica sicuramente la nostra impostazione iniziale e pertanto abbiamo affermato che tale intervento dovrà essere utilizzato per identificare limiti da introdurre nella costruzione delle zone a maggiore chilometraggio , vale a dire che l’attivazione del recapito alterno nelle zone dovrà servire a contenere il chilometraggio giornaliero entro limiti di fattibilità e sicurezza. Nella parte successiva l’Azienda ha poi riproposto i noti (e non condivisi) interventi sulla flessibilità operativa. Abbiamo affermato che non è opportuno, in questa fase, affiancare a pesanti elementi di contrazione delle zone ulteriori elementi di flessibilizzazione che, allo stato, non hanno trovato la condivisione del tavolo. Infine l’Azienda ci ha riproposto lo schema di interventi sui centri. Abbiamo sottolineato che non condividiamo l’entità dell’intervento proposto, che propone fra l’altro, per alcuni CMP il declassamento non a centro “P” ma addirittura a semplice CDM. Nell’incontro del 12 l’Azienda ci ha proposto un potenziamento della funzione di controllo della qualità attraverso la scomposizione di alcune figure e la creazione di alcune altre figure dedicate. Tale intervento avrebbe ovviamente effetti riduttivi sul taglio complessivo delle risorse nella divisione e porterebbe a ricollocazioni interne alla stessa divisione. Abbiamo affermato che guardiamo positivamente a tutti gli interventi con saldo positivo sugli organici ma ci siamo riservati di esprimerci in un momento successivo sulla coerenza organizzativa degli interventi proposti. Abbiamo altresì rimarcato la necessità che gli interventi a saldo positivo debbano necessariamente trovare una corrispondenza anche nel previsto progetto di integrazione logistica dei pacchi. Il confronto proseguirà nei giorni 20 e 21 febbraio prossimi.
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
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