Le RSU elette, oltre ad una doverosa presa d’atto sulla delicatezza della annosa questione in oggetto, chiedono agli organi in indirizzo l’apertura di un tavolo specifico in grado di fornire risposte adeguate e soluzioni che sappiano coniugare le aspettative dei lavoratori interessati e le necessità aziendali
La carenza di risorse in Mercati Privati, così come in Servizi Postali, unitamente all’organico costituito da lavoratori in regime di contratto part-time é causa di gravissime difficoltà gestionali che ricadono per intero sui DUP e Responsabili di CPD, oltre che sui risultati commerciali e qualità di servizio offerta alla clientela.
L’ottica del risparmio e del contenimento dei costi attuata dall’Azienda non é conciliabile con l’abbandono sull’investimento nei giovani, nelle loro capacità e nel loro entusiasmo, che chiuderebbe così prospettive di sviluppo e futuro, sia aziendale che di vita personale.
Disporre ad esempio in Mercati Privati di un numero complessivo di operatori di sportello pari a 90 risorse part-time, su circa 480 unità in totale, evidenzia l’ingestibilità e le enormi difficiltà che quotidianamente si trovano ad affontare i DUP e gli sportellisti stessi, comportando pesanti ritardi in termini di risultati commerciali e gestionali, oltre a sottoporre tutto il personale sovraccarichi di lavoro non piu gestibili.
Il non riconoscere in questi giovani lavoratori il futuro di questa Azienda significa consapevolmente non leggere oltre il presente, mettendo in soffitta anche le sforzo e il disagio che stanno subendo le famiglie di questi lavoratori suscitando fermento e malessere in categoria, che non comprende l’atteggiamento di chiusura aziendale ad una problematica oggettivamente penalizzante per i lavoratori e per i servizi.
Chi non vive da più anni la frustante situazione di dover lasciare il lavoro per 15 giorni al mese o sei mesi all’anno, vivendo con 700,00 Euro o addirrittura senza stipendio per metà anno per i part-time dei Servizi Postali, magari dovendo contribuire al mantenimento della famiglia o del genitore “esodato”, non comprende l’umiliazione e la penalizzazione che questi lavoratori stanno vivendo.
Riteniamo che sussistono le condizioni affinché si avvii un confronto serio e costruttivo sulla trasformazione del contratti in full-time, stabilendo criteri e modalità, e sgomberando così il campo da equivoci per alcune trasformazioni attuate dall’Azienda fuori da regole condivise.
Il tempo delle riflessione e dell’attesa è abbondamente scaduto.
Le RSU chiedono pertanto a questo Management l’apertura di un tavolo, affinché nell’interesse di chi rappresentiamo, si possano individuare soluzioni per una risoluzione del problema.
Distinti saluti
Foggia,
La RSU: Prudente Andrea, Marino Giuseppa, Cericola Incoronata, Navarese Liborio, Galassi Giovanni, Pestillo Francesco, Pipoli Vincenzo, Battaglia Grazia, Pontone Antonio
Documenti allegati:
Rsu & Rls
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