Se ne parla da anni, ma ormai dall’11 dicembre u.s. è molto più di un chiacchiericcio. La possibilità che Poste si privatizzi nella sua quota di minoranza non è più una chimera. Ormai le basi del progetto ci sono: Governo e Azienda hanno trovato l’intesa mentre il Sindacato, che ha seguito la vicenda con attenzione, è pronto a dare il suo ok dando così linfa ad una vecchia idea che era in cantiere da anni:
azioni gratuite ai dipendenti da gestire in forma collettiva e ingresso nel CdA da parte dei lavoratori, così come avviene in Germania e Gran Bretagna. A supportare il nuovo modello è ovviamente l’SLP CISL, primo sindacato in Poste con oltre il 50% degli iscritti sui 140mila dipendenti in tutta Italia e prima organizzazione sindacale in Puglia e nella provincia di Foggia con la maggioranza assoluta.
“Per anni la nostra più grande preoccupazione è stata evitare lo spezzatino di Poste, con lo scorporo di Bancoposta e dei settori floridi dai Servizi Postali – dice il Segretario Territoriale dell’SLP CISL Foggia, Antonio Lepore – Questo sarebbe costato migliaia di posti di lavoro, oltre che lo sfascio di un’azienda multi service come Poste. Aprire al capitale privato invece è differente dal privatizzare:
cedere il 40% delle quote, con un parte di essa riservata e da destinare in forma gratuita ai dipendenti rappresenterebbe una modello di avanzamento culturale, sindacale e politico mai accaduto in Italia.
Si darebbe ai lavoratori la possibilità di essere rappresentati nel CdA e di prender parte alle decisioni all’interno del board. Tra l’altro gli assetti di Poste si definirebbero in maniera stabile e duratura, scongiurando qualsiasi legge di stabilità o pericolo spacchettamento usato solo per far cassa”.
L’Slp Cisl quindi è pronta a metterci la faccia e sostenere questo progetto sino in fondo: “Siamo abituati a sporcarci le mani – prosegue Lepore - E’ un’assunzione di responsabilità da parte del sindacato che con l’ingresso nel capitale da parte dei dipendenti corresponsabilizzerebbe la gestione”.
Cosa accadrebbe praticamente: “Aziendalmente ci sarebbe un incremento della produttività, favorito dalla partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali; di riflesso poi ovviamente ci sarebbe un miglioramento del servizio offerto alla collettività. Dal punto di vista delle relazioni sindacali sarebbe una modernizzazione unica sino ad oggi nel panorama italiano”.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE SLP-CISL Foggia
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