Lo scorso 22 ottobre 2013 abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa sulle "pressioni commerciali" che ha disciplinato, in maniera condivisa, imetodi e le forme attraverso le quali realizzare le attività commerciali, i sistemi di comunicazione, la relazione con la clientela e i piani formativi per favorire e realizzare una corretta azione commerciale soprattutto tra le diverse strutture interne (responsabili-venditori).
Da allora sono passati oltre sei mesi ed abbiamo dovuto constatare che il protocollo d'intesa non è stato correttamente recepito all'interno delle strutture addette alla vendita.
Infatti in più occasioni abbiamo segnalato e documentato comportamenti contrari a quanto sottoscritto.
L'ennesima segnalazione ricevuta in tal senso, che alleghiamo, è relativa alla comunicazione effettuata dal responsabile commerciale impresa dell'area centro che oltre a non tenere conto in nessun modo di quanto insieme condiviso, ci appare lesiva della dignità dei lavoratori interessati, contraria ai diritti contrattuali, dal sapore intimidatorio e tesa ad incentivare azioni nei confronti della clientela non in linea con il codice etico ed il protocollo sulla RSl.
A cosa serve condividere percorsi, azioni, iniziative se poi icomportamenti agiti sono di questo tenore?
Questi atteggiamenti non producono azioni e risultati positivi per I'Azienda ma soprattutto, parafrasando l'autore, non ammettono risposte interlocutorie ma soltanto il rispetto delle intese raggiunte, altrimenti le parti se ne assumono le conseguenze.
In attesa di un vostro riscontro, cordiali saluti.
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
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Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.