SITUAZIONE FILIALE FOGGIA - DOCUMENTO UNITARIO- lunedì 10 novembre 2014
Consapevoli del ruolo di soggetto sindacale, titolare della rappresentanza contrattuale che ci deriva dalla adesione organizzata dei lavoratori iscritti alle nostre Organizzazioni, avremmo voluto privilegiare l'esercizio della nostra azione, all'interno dei condivisi spazi relazionali, così come contenuti nella sostanza, nello spirito e nelle finalità, del vigente CCNL.
Il giudizio che, oggi, ne traiamo è di totale insoddisfazione sulla qualità sostanziale dei rapporti istituzionali che, al di là di un compassato aspetto formale, negano la pari dignità dei reciproci ruoli, attivano strategie dilatorie, funzionali a consolidare la immutabilità delle questioni poste.
Il problema che poniamo è, quindi, pregiudiziale e si colloca all'interno della necessità di affermare un equilibrio che oggi giudichiamo distante dall'uso trasparente delle leve gestionali in materia di: assetti, ferie, trasferte, formazione, conto ore, prestazione dei collaboratori UP DT, mobilità provinciale, mezzi aziendali, informative afferenti l’art. 4 lettera C) del vigente CCNL.
In questo compromesso clima abbiamo deciso di non correre il rischio di recitare un ruolo da comparse, per garantire, in questa provincia, una apparente normalità di relazioni sindacali inefficaci.
Il nostro non vuole essere un tirarsi fuori dal sistema relazione, vuole invece assumere la valenza di una coerente azione politica, per rappresentare il bisogno di una discontinuità per ricostruire, in condizioni diverse, un proficuo rapporto relazionale che sappia anche risollevare dalla situazione di criticità questa Filiale.
Con la presente e per le ragioni di cui sopra, quindi, formalizziamo, con il documento allegato, alcune analisi ed approfondimenti, ovviamente parziali e sintetizzati, finalizzati ad esercitare il nostro ruolo propositivo e di stimolo, nonché la volontà di non essere più disponibili ad assistere a tali contesti, significando che in assenza di risposte, ancora una volta, sarà nostra cura tutelare e difendere i lavoratori con tutte le azioni opportune.
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.