COMUNICATO UNITARIO ALTRE
OO.SS.
ECCO
COME LE ALTRE SIGLE CONFERMANO I TEMI DELLA POSIZIONE ASSUNTA
DALL'SLP-CISL E COME POI PRENDONO LE DISTANZE. PRESTO LA NOSTRA
RISPOSTA.
In queste settimane,
come nelle ultime che hanno accompagnato la fine del 2007, è emerso,
quanto mai vivo, il dibattito sulla qualità del servizio postale e
sui disservizi che si sono registrati in diverse regioni d’Italia.
Crediamo che le
ragioni di tutto ciò non possano trarre origine solo dalla
riorganizzazione del recapito, di cui va riconosciuta l’indubbia
rilevante portata collegata alla necessità di attuare gli
ammodernamenti necessari a rendere funzionale ed adeguata ai tempi
tale struttura, pur considerandone le difficoltà d’implementazione,
come ribadito all’Azienda nell’accordo sottoscritto il 20 dicembre
2007.
Ribadiamo la necessità
di confermare la ristrutturazione del Recapito, affinché si possa
arrivare adeguatamente preparati alla prossima liberalizzazione del
settore, superando le incertezze e le negatività della vecchia
organizzazione.
Riteniamo essenziale
non rimettere in discussione le possibilità di sviluppo del Recapito
Postale, per salvaguardare i livelli occupazionali di tutti i
lavoratori che vi sono applicati.
Confermiamo che il
coinvolgimento dei lavoratori e del sindacato nell’attuazione
territoriale del nuovo modello del recapito postale debbano
evidenziare e correggere tutte le disfunzioni che poi, nei fatti,
hanno generato le forti criticità della fase di implementazione
della nuova organizzazione del servizio e le conseguenti azioni
conflittuali.
Gli incontri che le
OO.SS. stanno avendo in questi giorni nei territori con la Dirigenza
aziendale, rappresentano quindi un impegno sia per l’azienda stessa
sia per il sindacato, di cui va registrata la positiva tendenza, a
patto che Poste si impegni coerentemente ed unitamente al sindacato,
per rimuovere tutti quegli ostacoli emersi nella prima fase
dell’implementazione che hanno impedito di attuare concretamente la
riorganizzazione del servizio concordata e condivisa.
In questo contesto
l’improvvisa apertura del conflitto avviata dalla SLP/CISL
“unilateralmente” e senza nessun confronto preventivo con le altre
cinque OO.SS., su temi (CDMA, Recapito, PdR) sui quali la trattativa
nazionale è aperta ed in piena fase di svolgimento, ci sorprende e
ci preoccupa.
Sorprende perché in
passato questa Organizzazione ha sempre condiviso, costruito e
gestito unitariamente i percorsi e le fasi negoziali che hanno
prodotto risultati positivi per i lavoratori di Poste Italiane e per
il sistema paese.
Preoccupa perché
l’atteggiamento tenuto da questa Organizzazione ai tavoli nelle
trattative ai vari livelli sfocia in una conflittualità nei riguardi
delle altre OO.SS. che trascende la normale e corretta prassi di
confronto, facendo venir meno quel tessuto unitario costruito così
faticosamente in tanti anni di storia del movimento sindacale in
Poste Italiane.
Di fronte ad un simile
e grave mutamento di scenario si è ritenuto “unitariamente” corretto
non partecipare all’incontro convocato dall’azienda sull’apertura di
quel conflitto e crediamo che l’azienda stessa debba interrogarsi e
valutare le conseguenze che esso produce sulle Relazioni
Industriali, in termini di modalità, tempistica e composizione dei
tavoli.
Roma, 17/01/2008
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL UIL POST FAILP CISAL SAILP CONFSAL UGL COMUNICAZIONI