I riflettori si sono spenti e rimane la donna del giorno
dopo, la donna dal 9 marzo in poi.
La donna silenziosa che esiste
anche quando nessuno la vede, nessuno la festeggia con mimose, feste e
strep-tease che mortificano l'uomo e l'evento che si deve ricordare per
non ripeterlo più.
La donna che ogni mattina, aprendo gli occhi a un nuovo
giorno, si prepara al lavoro, agli imprevisti, agli scontri, alle fatiche
senza mai misurarsi con l'uomo.
La donna laboriosa che, come la formica,
costruisce il suo futuro ogni giorno con un entusiasmo rinnovato.
Anche se
c'è chi vuole metterle un velo sul cuore le catene ai piedi e alle mani, le
rimane sempre il pensiero che, innalzandosi in volo, la farà sentire
libera di ricordare al mondo che non ha bisogno di conquistare i suoi
diritti perchè li ha per nascita.
Ha, davanti al Creatore, la stessa
posizione dell'uomo, eredita la stessa grazia dell'uomo, chi è l'uomo che può
negarle questo privilegio?
La donna del 9 marzo è una donna che ama
attraverso il suo sacrificio, liberamente, perchè chi è intorno a lei ne
possa beneficiare.
Questa è la somma che mi piace ricordare e
pensare per non dimenticare mai.
(Anna)
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