È stato
assorbito dalle Attività produttive, guidate da Claudio Scajola
Il ministero
non c'è più. E non si tratta di un cambio al nome, uno dei
tanti, che nella sua storia ha subìto: non si parla più
espressamente di ministero alle Comunicazioni, alle
Telecomunicazioni o, più semplicemente, alle Poste.
Con il nuovo
Governo è entrata in vigore, così come si sapeva, la formula
“taglia cariche”, che ha ridotto ad un massimo di dodici i
dicasteri e ad un massimo di sessanta i suoi componenti a
qualsiasi titolo.
La competenza
formale è ora passata alle Attività produttive, il cui
rappresentante apicale arriva da Forza Italia. È Claudio Scajola,
nato il 15 gennaio 1948 ad Imperia, città di cui divenne prima
consigliere e sindaco democristiano. Laureato in Giurisprudenza,
è già stato ministro dell'Interno e poi all'Attuazione del
programma nel “Berlusconi II”, mentre nella successiva
compagine, cioè nel “Berlusconi III”, è passato alle Attività
produttive.
Il punto di
riferimento per il mondo postale dovrebbe essere, però, un
viceministro. In quota alle Comunicazioni dovrebbe esserci
Mario Landolfi (An).
Fonte della notizia: WWW.VACCARI.IT Mag 07 2008 20:28 Notizie
dall'Italia
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