PETITTO: "IL
PULPITO AUTOREVOLE"
La UIL Post,
che conosce bene il pulpito da cui parla SLP-CISL, definisce la
nota della nostra Organizzazione ….”delirante e censurabile,
intemerata … tesa a gettare discredito” sulla loro sigla.
Ai colleghi
della UIL, che anche noi, in fondo, consideriamo persone
perbene, ricordiamo che mai, e dico mai, la CISL si e’ cimentata
in giudizi pubblici denigratori verso una Organizzazione
“storicamente” amica, neanche quando ci ha diviso il merito
delle questioni sindacali. E se a loro non sono piaciuti il tono
e i contenuti della nostra nota, si sono chiesti quanto siano
piaciuti a noi i loro giudizi volgari e approssimativi? Anche la
CISL, come tutte le altre Organizzazioni, ha commentato
l’accordo di giovedì scorso, astenendosi rigorosamente da
qualsiasi giudizio sui Sindacati che quell’accordo hanno
ritenuto di sottoscrivere. Pensavano forse i colleghi della UIL
che la loro uscita fuori dal seminato interessasse qualcosa ai
lavoratori che sanno ormai giudicarci da soli anche con
severità?
Non e’ forse il
giudizio dei lavoratori la loro angoscia, al ricordo del ruolo
che occupavano un tempo ormai lontano? Demonizzare la CISL
anziché difendere la loro firma su un accordo che gli
sportellisti d’Italia rifiuteranno in massa gli porterà fortuna?
O credono forse, i colleghi della UIL, che ai lavoratori
interessino le loro dotte argomentazioni tese a dimostrare i
comportamenti della CISL sui vari accordi citati? Neanche le
leggeranno!
Sui nostri
comportamenti passati i lavoratori ci hanno già giudicato. E
pure bene direi. E su quelli attuali ci aspettiamo un giudizio
ancor più generoso. E di fronte a tanta considerazione, interna
ed esterna, come potremmo mai sentirci a disagio?
Ci si accusa di
essere stati noi per lunghi anni “l’Azienda”. Posso assicurare
la UIL Post che lo saremo ancora per tanti anni a venire. Ci
sentiamo “l’Azienda” perchè rappresentiamo con passione tanto
popolo di questa Azienda, così come spero si sentano “Azienda”
anche gli altri Sindacati che, seppure in misura diversa,
rappresentano altro popolo. Perchè sarebbe un’eresia immaginare
che siano altri ad essere l’Azienda. Ne’ l’astratto Azionista,
ne’ tantomeno i Manager che si sono succeduti nel tempo e che,
per quanto bravi e capaci possano essere, rappresentano solo il
contingente.
Mentre le
Istituzioni restano.
Mario Petitto