ACCORDO QUADRO; "Con il nuovo modello salari più alti"- martedì 27 gennaio 2009
Accordo
Quadro sulla Riforma degli assetti Contrattuali
"Con il nuovo modello salari più alti"
"Le valutazioni che fa la CGIL sulle presunte perdite salariali
dell'accordo quadro sulla Riforma della Contrattazione, sono sbagliate".
E' quanto sostiene in una nota l'Ufficio Studi della Cisl.
"Non è vero che il nuovo indicatore di riferimento della
contrattazione, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo, depurato dei
prezzi dell'energia importata, sia più svantaggioso rispetto alla
situazione precedente.
Lo dimostrano in modo inequivocabile i dati sia riferiti al passato che
al futuro.
Per quanto riguarda il passato, la CGIL riferisce le sue proiezioni
sull'ipotizzata minore dinamica salariale, al periodo 2004 - 2008.
L'accordo del 1993 prevedeva di legare gli incrementi retributivi
nazionali al tasso di inflazione programmato.
Prendendo a riferimento il periodo 2004/2008 il Tasso Inflazione
Programmata cumulato è cresciuto del 9%; il nuovo accordo avrebbe
consentito un incremento retributivo pari all'11,3%, superiore di 2,3
punti all'incremento dell'inflazione programmata.
Il nuovo modello contrattuale applicato al periodo 2004/2008 avrebbe
assicurato pertanto un incremento retributivo nazionale superiore
all'accordo precedente di almeno 600 Euro.
Prendendo a riferimento l'ultimo decennio, secondo i dati Eurostat nel
periodo 1997 - 2007 il nuovo indice previsto dall'accordo sarebbe
cresciuto in Italia del 23,8% rispetto al 23,3% dell'indice dei prezzi
al consumo famiglie operai e impiegati, vale a dire dell'inflazione
reale rilevata dall'ISTAT.
La CGIL ignora inoltre che l'indicatore preso a riferimento dall'Accordo
Quadro ha avuto una dinamica superiore all'altro ben in 7 degli undici
anni. Infatti, l'indice armonizzato europeo (IPCA) è un indicatore più
dinamico dell'inflazione, più veloce rispetto al riferimento
tradizionale per i contratti, dell'indice famiglie operai ed impiegati.
Per quanto riguarda il futuro, per il triennio 2009-2011 il nuovo
indicatore IPCA è sicuramente più vantaggioso del tasso di inflazione
programmata. Inoltre, per la caduta dei prezzi del petrolio le
previsioni sono che l'indice depurato prezzi energia sarà più dinamico
rispetto all'indice complessivo. Secondo i tre maggiori centri di
previsione (CER, Prometeia, Ref) per il 2009 il nuovo indicatore
previsto dall'accordo depurato prezzi energia dovrebbe essere superiore
di almeno lo 0,5% rispetto all'indice non depurato.
Diversamente da quanto affermato da alcuni commentatori, l'Accordo
Quadro non prevede la riduzione del valore punto, cioè della
retribuzione su cui si applicano gli aumenti contrattuali
dell'inflazione prevista. E' previsto un valore retributivo medio,
definito dalle specifiche intese nei diversi comparti, che non potrà in
nessun modo essere inferiore a quanto già previsto nei singoli Contratti
Nazionali di Lavoro.
L'accordo quadro inoltre definisce altri sicuri miglioramenti rispetto
al passato:
La copertura economica dei nuovi contratti dalla data di scadenza dei
precedenti, che potrà rimediare al fatto che nel recente passato si sono
persi molti mesi e in qualche caso anche anni di aumenti contrattuali.
La riduzione della tassazione sui premi di secondo livello che porterà
fin dal 2009 un incremento netto delle retribuzioni dai 250 ai 400 euro
annui (su redditi da lavoro tra i 15 mila e i 30 mila euro lordi).
E' prevista inoltre per chi non potrà godere dell'estensione del secondo
livello di contrattazione e dell'aumento del salario di produttività, a
livello aziendale e territoriale, un elemento retributivo di garanzia
che oggi nelle poche realtà in cui agisce ha un valore di circa 300 euro
annui.
Perché questi dati non sono stati conteggiati dalla CGIL?
Tutti questi motivi confermano la positività dell'accordo quadro
stipulato nei giorni scorsi. Chiediamo alla CGIL di non disorientare
ulteriormente i lavoratori diffondendo false verità sui dati
dell'accordo ma di esaminare con coerenza i contenuti dell'accordo
rispetto alla piattaforma condivisa presentata da CGIL CISL UIL nel
maggio 2008 e conseguentemente riscontrare che i punti principali di
quella piattaforma sono affermati nell'accordo quadro".
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