PREMIO DI RISULTATO:
VOLPE
ISTERICA O AGNELLO GRASSO?
Reazioni scomposte, irritate, ma
soprattutto false quelle che si leggono nel comunicato di alcune OO.SS. sulla
chiusura del PREMIO DI RISULTATO. Senza polemica raccontiamo la nostra verita’,
anche perche’ non e’ nostra intenzione prenderci meriti esclusivi di un
negoziato che stava per chiudersi unitariamente.
1)
Il merito dell’accordo era
abbondantemente condiviso, salvo alcuni aspetti normativi che al tavolo si
sarebbero chiariti, come in effetti e’ accaduto.
2)
La riunione del 7 Maggio era
fissata dall’Azienda per la fase conclusiva dell’intesa e tutti ne eravamo a
conoscenza.
3)
Non si e’ trattato di un
accordo separato ma di un accordo con i Sindacati presenti al tavolo negoziale.
Prima che questa vicenda diventi una
barzelletta, costringendoci a fare la cronistoria ufficiale e ufficiosa di tutte
le dinamiche accadute, poniamo semplici domande ai colleghi sindacali:
-
Secondo voi ai lavoratori gliene
puo’ fregare qualcosa di chi e’ invitato o meno al Congresso della Cisl?
-
Ai lavoratori gliene puo’ fregare
qualcosa se l’accordo si chiudeva prima o dopo il Congresso della Cisl?
(Figuratevi che non ce ne fregava nemmeno a noi).
-
I lavoratori sono contenti quando
i Sindacati preferiscono un ristorante al tavolo aziendale?
-
Se l’accordo e’ cosi’ brutto,
come provate a far intendere ora, perche’ giorno 8 maggio eravate tutti
pronti a sottoscriverlo unitariamente? (Se volete riferiremo modalita’ e
orari di telefonate, contatti, sollecitazioni).
-
Pensate che ai lavoratori, in
questi tempi di crisi, facciano schifo 920 Euro in piu’ nel triennio?
-
Ai lavoratori interessa qualcosa
di chi e’ al vertice dell’Ipost, della Presidenza di Poste e di altre
amenita’ sindacali che non riempiono il carrello della spesa?
Non sara’ per caso che per seguire
qualche “sbroccato” vi siete malamente impantanati in questa vicenda?
E poi e’ mica un disonore firmare
anche il giorno dopo un accordo su cui si era lavorato insieme con intelligente
e riservata diplomazia. Ricordate la vostra arroganza nell’imporre la firma
sulla sanatoria dei ricorsisti anche in assenza della Cisl al tavolo?
Noi, con umilta’, firmammo il giorno
dopo senza averci perso la faccia, perche’ abbiamo pensato solo ai lavoratori.
Allora, cari amici, il problema non
e’ un agnello grasso, ma solamente una volpe isterica che fa i capricci come i
bambini.
Ma di questo ne parleremo presto e
diffusamente.
LA
SEGRETERIA NAZIONALE |