Incontro recapito
Si è svolto ieri un incontro
con la divisione servizi postali, a cui ha partecipato il responsabile
della divisione l’Ingegner Meacci.
Ci aspettavamo che il capo
divisione, al pari di quello che era accaduto con il responsabile di Mercato
Privati, ci esponesse una lucida analisi della situazione attuale,
evidenziando le criticità e le opportunità, e ci illustrasse gli
intendimenti aziendali per consentire, finalmente, un consolidamento ed un
rafforzamento delle capacità operative del settore, e le vie possibili che
possano consentire uno sviluppo vero di servizi a valore aggiunto.
Tutto questo non è stato.
Il capo divisione ci ha
spiegato che c’è crisi internazionale del settore, che i servizi
tradizionali sono in calo, che il settore oggi comunque va bene nonostante
il calo di traffico e che l’Azienda si sta muovendo sul versante di prodotti
ad alta tecnologia ed integrati.
In verità la descrizione che
ci è stata fatta a nostro parere non ha nessuna rassomiglianza con il mondo
del recapito che noi conosciamo e viviamo tutti i giorni, quello delle ferie
negate, delle zone vuote non servite per giorni o servite parzialmente
attraverso la flessibilità operativa, quello del sabato tutti a casa e posta
a terra.
Per tali motivi noi non
abbiamo tratto la convinzione che ci sia consapevolezza della reale
situazione del settore da parte del gruppo dirigente ai massimi livelli di
quella divisione e che pertanto non ci sia una adeguata capacità di dare la
forte svolta di cui il settore necessita per evitare il declino
irrimediabile.
Per tali motivi questa O.S.
ha chiarito che non seguirà l’Azienda lungo la china del “tranquillo
disastro” ma che alla ripresa delle attività, subito dopo le ferie estive,
comincerà una lunga campagna di sensibilizzazione per mettere in grande
evidenza tutte le criticità esistenti e per proporre tutta una serie di
modifiche che diano al settore tutto lo slancio necessario per arrivare alla
liberalizzazione in condizioni tali da poter mantenere i propri spazi di
mercato ed acquisirne di nuovi, con livelli occupazionali accettabili.