SANZIONI PIÙ SEVERE PER CHI DISCRIMINA LE DONNE SUL LAVORO
Entra in vigore il 20 febbraio 2010
il decreto di attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di
trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. Pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n° 29 del 5 febbraio 2009 il Decreto Legislativo
attuativo della Direttiva CE/54/2006. Il Decreto rafforza il principio
antidiscriminatorio di genere ampliandolo ed estendendolo a tutti i livelli nei
diversi ambiti in particolare in materia di occupazione, di lavoro e di
retribuzione, accompagnandolo con sanzioni più severe. Sanzioni più pesanti per
i datori di lavoro che discriminano, con ammende fino a 50 mila euro e anche
arresto fino a sei mesi. Estensione di tutti i diritti relativi alla maternità
ed alla paternità anche in caso di adozioni nazionali ed internazionali.
Introduzione del divieto di discriminazione anche nelle forme pensionistiche
complementari e collettive. È istituito presso il Ministero del lavoro e delle
politiche sociali il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità
di trattamento ed uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici. La
consigliera o il consigliere nazionale di parità, inoltre, svolge inchieste
indipendenti in materia di discriminazioni sul lavoro.
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