GENTILONI,
NO A LIBERALIZZAZIONE SENZA GARANZIE (AGI) - Lussemburgo, 7 giu. - L'Italia e'
a favore di una liberalizzazione completa dei servizi postali, ma per ora la
bozza di direttiva europea non da' garanzie sufficienti sul finanziamento del
servizio pubblico universale. E' quanto ha dichiarato il ministro delle
Comunicazioni Paolo Gentiloni, al termine della riunione del Consiglio
telecomunicazioni, indicando che la data prevista per la completa apertura dei
mercati del 31 dicembre 2008 probabilmente sara' posticipata. "Vediamo il
rischio che una liberalizzazione senza garanzie giuridiche piu' chiare sul
finanziamento al servizio universale potrebbe portare ad un effetto che
nessuno vuole: liberalizzazione uguale meno qualita' e meno copertura del
servizio universale", ha detto Gentiloni. In ogni caso, ha continuato il
ministro, "l'Italia ha confermato che noi siamo a favore della completa
liberalizzazione del mercato postale, ma chiediamo piu' garanzie nei
meccanismi di finanziamento del servizio universale", perche' "non vogliamo
trovarci nella situazione in cui si liberalizza il mercato e poi dopo due o
tre anni partono procedure per gli aiuti di stato e competizioni tra i diversi
Paesi" e soprattutto in cui "si mette in forse uno dei requisiti del servizio
postale, cioe' che deve arrivare cinque giorni a settimana in certi orari e in
tutte le parti del Paese e non solo nella pianura Padana o nei territori dove
e' remunerativo". L'apertura dei mercati quindi, ha concluso Gentiloni, "avvanteggiera'
il servizio postale e i consumatori, a condizione che gli obblighi di servizio
universale possano essere tutt'ora fronteggiati, anche attraverso
finanziamento pubblico", ma ad oggi "le garanzie giuridiche su questo punto
non sono ancora sufficienti". Tra i ministri europei, che hanno discusso
l'argomento nel corso di un pranzo informale, le opinioni divergenti. Un
gruppo di paesi come Olanda, Germania e Gran Bretagna spingono per mantenere
al 2008 la data della liberalizzazione. A chiedere piu' garanzie invece, oltre
all'Italia, sono Francia, Spagna e Belgio. Infine un terzo blocco di Paesi,
principalmente quelli est europei piu' la Grecia, premono per far slittare la
data della direttiva, per timore di essere invasi dalle agguerrite compagnie
private dei Paesi che hanno gia' liberalizzato. La bozza di liberalizzazione,
preparata dal commissario Ue al Mercato interno Charlie McCreevy, prevede di
aprire alla concorrenza dei privati anche la spedizione di plichi al di sotto
dei 50 grammi di peso. La soglia rappresenta ormai l'ultimo baluardo dei
servizi postali pubblici dopo l'apertura progressiva dei mercati cominciata
quasi dieci anni fa con la liberalizzazione delle spedizioni al di sopra dei
350 grammi e poi continuata nel 2003 per quelle sopra i 100 grammi. (AGI) Mmo
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NOTIZIE UNI ERUOPA
POSTE DEL 6/6/2007
UNI Europa incontra Mercus
Ferber in merito alla liberalizzazione del mercato postale europeo.
Una
Delegazione di UNI Europa: il Segretario Regionale, Bernadette Segol, Rolf
Buttner e John Pedersen, hanno incontrato Mercus Ferber Membro del Parlamento
europeo, che e’ il responsabile incaricato a redigere il rapporto all’interno
del Comitato Europeo (TRAN), prima dell’ammissione al voto all’interno del
Parlamento europeo.
Mr Ferber
e’ assolutamente a favore della totale apertura del mercato postale cosi’ come
proposto dalla Commissione gia’ dal 1 gennaio 2009, ma ha ammesso che vista la
crescente opposizione dei 4 Comitati interni, di alcuni Governi, di molti
operatori postali e non ultimo di UNI, un compromesso deve essere trovato.
Alla
riunione del Comitato TRAN del 4 giugno 2007, ha presentato delle proposte per
posticipare la totale apertura del mercato postale alla fine del 2010 e per
pochi altri Paesi con speciali circostanze, per esempio la Grecia, il 2012. Le
proposte contengono una clausola di “reciprocita’” la quale cita che le
aziende dei Paesi che non hanno ancora aperto totalmente il loro mercato
postale non possono accedere ai Paesi che invece l’hanno gia’ fatto.
Alcune
proposte di emendamenti riguardanti le condizioni di lavoro nel settore
postale sono in discussione.
UNI ha
rappresentato la sua posizione:
prolungare
la presente direttiva fino al 2012. Prevedere l’impatto che si avra’ dopo la
liberalizzazione ed evidenziare come finanziare il servizio postale
universale, come creare un maggior numero di posti di lavoro, come prevenire
il precariato, e come i cittadini potranno beneficiare dei servizi postali.
Durante la
riunione del 4 giugno Comitato TRAN ha evidenziato proposte e scambi di
opinione. Dopo le consultazioni all’interno dei gruppi parlamentari
dell’Unione il Comitato si rincontrera’ di nuovo il 18 giugno 2007.
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Cordiali
saluti
MARIO
PETITTO
SEGRETARIO
GENERALE
/FIRMATO/