Petitto: “Rinnovo del Contratto, Contratto di Settore e Licenza Bancaria: le nuove sfide dell’SLP”
Nel giorno di chiusura del CampoScuola dell’Slp Cisl, quest’anno svoltosi nelle Marche e che ogni anno coinvolge circa 120 persone tra donne e giovani con età inferiore ai 35 anni, il Segretario Generale Mario Petitto lancia le nuove sfide del sindacato di Via dell’Esquilino: Rinnovo del Contratto, Contratto di Settore e Licenza Bancaria, sono i punti in agenda indicati dal massimo esponente dell’Slp, giunto al suo ultimo mandato. “Dopo i cambiamenti che hanno vissuto in questi anni i lavoratori di Poste Italiane con la trasformazione da Ente Pubblico in Società per Azioni, adesso ci avviamo verso una fase nuova – ha dichiarato Petitto - La liberalizzazione del mercato postale e la crisi stessa che sta coinvolgendo questo settore, in tutto il mondo, per via delle nuove tecnologie, induce il Sindacato ad uno nuova sfida che non può che non chiamarsi Contratto di Settore. Regole uguali per tutti per la salvaguardia e tutela sia dei lavoratori che delle Aziende, in un mercato che possa spostare il confronto della concorrenza sulla qualità e non su altro. Dobbiamo essere coscienti - continua Petitto - che saranno tempi duri, il Sindacato tutto sarà coinvolto per questi momenti di lotta, ma è una sfida che vogliamo e dobbiamo lanciare, anche da soli.
Il 29- conclude - si aprirà il tavolo sul contratto di settore”.
Prima di questo però l’SLP- CISL è pronta a chiudere il rinnovo del C.C.N.L. che scadrà a fine anno. “Entro un mese e mezzo chiuderemo il rinnovo del C.C.N.L. del personale non dirigente di Poste Italiane”, l’annuncio del Segretario Generale Aggiunto dell’SLP Luca Burgalassi, alla presenza del dott. Faieta, responsabile delle Relazioni Industriali di Poste Italiane Spa.
L’altra sfida dell’SLP è poi quella della Licenza Bancaria, come conferma lo stesso Petitto sempre nel suo intervento: “Un’idea che è partita dal nostro Segretario Generale Bonanni e che sta cominciando a stuzzicare anche la politica con le aperture da parte del Governo e del Ministro Tremonti. Mi sono state fatte delle critiche perché ho detto che la Banca del Sud è una cosa che non interessa i nostri lavoratori. Ribadisco che una cosa è far diventare Poste Italiane prestatore di sportelli, l’altra è diventare Banca. Questo sì che sarebbe il vero cambiamento”.
Una trasformazione non facile però: “Noi siamo favorevoli, ma vogliamo anche che rimanga l’unicità dell’Azienda. Le difficoltà maggiori potrebbero arrivare dall’Antitrust che potrebbe crearci difficoltà su questa cosa”. Poi Petitto lancia una stilettata alle altre banche: “Dobbiamo poi fare anche i conti anche gli altri: Poste Italiane è visto come un gigante che dorme e che quando si sveglia fa paura a tutti, sia per la sua capillarità che per l’efficienza dei suoi prodotti. Un esempio su tutti mi viene dalle carte prepagate: 5 milioni di Postepay venduti negli ultimi anni. Senza dimenticare tutti gli altri prodotti, da quelli finanziari alla telefonia mobile”. Come dire, la sfida è lanciata ma non fate troppo rumore se non volete che il gigante si svegli davvero.
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