Fare di Foggia il “motore” del sistema Capitanata- lunedì 8 gennaio 2007
8/1/2007
Fare di Foggia il
“motore” del sistema Capitanata, i sindacati confederali presentano proposte
e valutazioni per il DOSAP
“Il quadro infrastrutturale del sistema produttivo foggiano rappresenta una
base strategica per l’intera Capitanata, il motore nel quale deve
riconoscersi la principale azione di promozione dell’intero sistema
produttivo territoriale”. E’ quanto sostengono le segreterie territoriali di
Cgil Cisl e Uil nella lettera inviata al Comune di Foggia per illustrare le
valutazioni e le proposte sindacali sul Documento Strategico per le Attività
Produttive (DOSAP). “In primo luogo, valutiamo positivamente – scrivono al
Sindaco, Orazio Ciliberti, ed all’Assessore allo Sviluppo Economico, Assunta
Pinto - la decisione di redigere in forma documentale un monitoraggio degli
insediamenti produttivi presenti, istituendo con il Do.S.A.P. lo strumento
di riferimento di ogni futuro intervento”.
Affinché Foggia possa agire da “motore” del “Sistema Capitanata” è
necessaria, secondo i sindacati, “coerenza tra il DoSAP e le azioni di
sistema, le priorità, le scelte nevralgiche indicate nell’Intesa
Istituzionale (o proposta di Accordo di Programma Quadro) sottoscritta il 28
dicembre 2006 tra Governo regionale e Amministrazione provinciale e recepite
nel PTCP (piano territoriale di coordinamento provinciale), sulle quali
scelte -dopo la mobilitazione sindacale del 30 giugno- si stanno definendo
proprio in questi giorni le fondamentali proposte progettuali da sottoporre
alla Regione per la richiesta di finanziamento e cantierizzazione”. Secondo
Cgil, Cisl e Uil, “occorre armonizzare ed unificare” alcune priorità del
DoSAP con le opzioni che l’intera Capitanata sta decidendo di far rientrare
negli obiettivi della Pianificazione Strategica di area vasta e dei fondi
della “stagione comunitaria” 2007/2013.
“Ci riferiamo particolarmente – scrivono i sindacati agli amministratori
comunali - agli interventi di adeguamento e ampliamento dell’Area ASI di
Incoronata; alle iniziative per accrescere la dotazione territoriale di
Servizi alle Imprese, Ricerca e Innovazione produttiva e tecnologica, in
raccordo con il DAT (Distretto Agroalimentare del Tavoliere), il DARe
(Distretto Agricolo Regionale), l’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia
e l’Innovazione)”. Ed ancora le segreterie confederali evidenziano la
necessità di una “più adeguata simbiosi tra aree produttive e sistema dei
trasporti, con il rilancio della piattaforma logistica-scalo merci di Borgo
Incoronata, la valorizzazione della stazione di Foggia nel progetto per
l’Alta Capacità ferroviaria sulla tratta Bari-Napoli, il collegamento tra il
nodo ferroviario di Foggia e il Porto di Manfredonia e l’Interporto di
Cerignola, la realizzazione del casello autostradale in prossimità dell’area
industriale di Borgo Incoronata, gli interventi per la piena funzionalità
dell’Aeroporto Gino Lisa”. Allo stesso tempo fondamentale risulta
“l’ampliamento funzionale dell’area produttiva del Poligrafico, con la
bonifica e la finalizzazione ad uso produttivo dell’area denominata “parco
paglia”.
Nel contempo, “con la modalità concertativa occorre razionalizzare e
potenziare le restanti aree del sistema produttivo foggiano, ponendo mano
alle azioni per affermare la funzione originaria del Villaggio Artigiani,
riconvertire l’area produttiva dell’ex Eridania, specializzare l’aggregato
produttivo di via degli Aviatori con iniziative di decongestionamento
dell’area di rispetto aeroportuale sulla quale è in fase di progettazione la
seconda pista, armonizzare sotto gli aspetti urbanistici le aree di
insediamenti sparsi”.
La realizzazione del DoSAP deve costituire “l’occasione per delineare –
concludono i sindacati - l’idea del sistema delle imprese nel governo delle
aree produttive che il Comune dovrà sostenere. Si tratta di stabilire
interazioni e forme di responsabilizzazione che vanno costruite con le
imprese ed integrate con l’azione dei soggetti pubblici, per ottimizzare la
funzionalità delle utilities e far crescere nuovi e più motivati
protagonismi nelle politiche produttive e industriali, adeguandosi alle
politiche regionali in materia di distretti produttivi”.
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