DOCUMENTO FINALE ASSEMBLEA REGIONALE QUADRI
PUGLIA- giovedì 18 novembre 2010
DOCUMENTO FINALE ASSEMBLEA REGIONALE QUADRI PUGLIA
Il giorno 17 Novembre 2010, alla
presenza del Responsabile del Coordinamento Nazionale Quadri, l’amico Lorenzo
GALBIATI, si è riunita in Bari, presso lo Sheraton Nicolaus Hotel, la Consulta
Regionale Quadri di Puglia, per analizzare l’attuale situazione e dibattere
questioni che investono la categoria sul territorio.
Dopo ampio dibattito sui temi
all’ordine del giorno l’ASSEMBLEA:
ESPRIME
Una generale soddisfazione per
gli Accordi Regionali/Nazionali sottoscritti di recente, inerenti la
Riorganizzazione dei Servizi Postali e per l’Ipotesi di Piattaforma
Contrattuale, auspicandone a breve la conclusione della trattativa;
Grande soddisfazione per
l’attività svolta ad oggi, a tutti i livelli dell’Organizzazione, che ha
consentito nel mese di ottobre nella nostra regione di raggiungere quota 250
Quadri iscritti.
MANIFESTA
preoccupazione per
l’approssimarsi dell’imminente liberalizzazione del mercato postale,
considerata l’attuale crisi dello stesso a livello nazionale e
internazionale;
preoccupazione per il protrarsi
della crisi finanziaria ed economica nella regione e nel Paese e timore per
le ricadute gestionali ed organizzative nella categoria per la mancanza di
un chiaro indirizzo strategico soprattutto nell’ambito del commerciale;
DENUNCIA
Una gestione dell’attività
commerciale improntata sulla spregiudicatezza, sull’improvvisazione, sulle
pressioni al limite del lecito (a dispetto di quel codice etico sempre
evocato ma non rispettato), pressioni che in alcune filiali hanno raggiunto
livelli insopportabili;
La perdurante mancanza di
trasparenza sui consuntivi, unitamente all’omessa rendicontazione finale sui
risultati di periodo con dati consolidati;
Il perdurare di logiche di budget
a crescita illimitata disgiunte dalla realtà economica, dalla capacità di
risparmio e dalla propensione al rischio della clientela, nell’attuale
situazione di crisi economica delle famiglie e delle imprese;
L’ansia e la tensione da
risultato scaricata sugli uffici, nonostante il raggiungimento/superamento,
già a ottobre, del budget del 2009, anno diffusamente considerato come
eccezionale per le dinamiche di protezione del risparmio che hanno
consentito l’acquisizione di nuova clientela;
La quantificazione dinamica di
budget di periodo (soprattutto durante l’ultima incentivazione dell’anno)
disgiunta da quella annuale, con conseguente penalizzazione, rispetto agli
incentivi, di quelle realtà produttive che hanno già acquisito l’obiettivo
di esercizio, saturando il proprio mercato di riferimento;
La confusione e assenza di
sinergie tra il settore Commerciale e i Servizi Postali che mette a rischio
il mantenimento delle attuali commesse di lavoro e le nuove acquisizioni;
Una sostanziale mancanza di
ascolto dell’azienda riguardo alle difficoltà operative degli uffici (vedi
nuove piattaforme SDP), alla mancanza di personale e all’insufficienza di
figure specialistiche;
L’assenza di livelli intermedi di
ausilio ai responsabili (A1) nei grandi centri SP, nelle Filiali, negli
uffici Doppio Turno;
La mancanza di regole certe e
trasparenti per troppi aspetti gestionali tra i quali percorsi di carriera,
valutazioni, politiche meritocratiche;
La sostanziale indifferenza
riguardo alle criticità, più volte segnalate, degli Uffici Impresa, incluse
quelle riguardanti la definizione degli ambiti di competenze sulla
clientela e sugli orari di lavoro e giorni di apertura al pubblico;
L’esercizio esasperato di forme
di controllo e pressioni commerciali attraverso le più diverse campagne
(fino a 20 contemporanee), gare e “day”, spesso improntate su prodotti di
“immagine” più che di “ricavi”;
Il continuo rinvio aziendale
di impegni assunti in merito alla Classificazione Uffici;
La crescente impossibilità di
organizzare il proprio lavoro stabilendone le priorità e la sempre più
accentuata diminuzione di autonomia decisionale;
La mancata formazione preventiva
nei casi di applicazione di quadri sposizionati nei posti di funzione di
recente istituzione. Il tutto viene affidato al percorso formativo on the
job;
Una formazione troppo spesso
delegata ai “corsi on line” anche su temi di particolare importanza e
responsabilità come Consulenza e Antiriciclaggio (nonostante l’art.54 del
DLgs 231/2007);
L’evidente “conflitto di
interessi” generato dall’assegnazione dei compiti di formazione agli
specialisti commerciali;
La mancanza di un’adeguata
struttura operation che supporti in maniera efficace gli uffici postali
nella cura dei processi di conformità, con conseguenti ripercussioni sulle
dinamiche di controllo (Audit) che finiscono con lo svilire e mortificare
l’intera attività di un esercizio. Non da meno rilevano le conseguenze sugli
aspetti disciplinari, meritocratici, incentivanti e di complessiva
valutazione negativa dell’ufficio e di chi lo dirige;
La velata “persuasione”
all’agnosticismo sindacale nei confronti del personale, soprattutto quello
in possesso di funzioni specialistiche e con elevate responsabilità;
RITIENE
indifferibile un intervento per
allentare le tensioni generate dalle continue pressioni commerciali, in
evidente contrasto con l’economia della Regione e con le statistiche dei
profili di rischio della clientela;
necessaria l’introduzione del
sistema di budgeting nell’alveo della contrattazione;
urgente la fruizione della
formazione in aula, anziché on line, su materie riguardanti normative e
responsabilità.
DICHIARANO
che tali fenomeni diffusi e
perduranti generano confusione nei ruoli, nelle competenze e professionalità con
conseguenti stress e demotivazione.
L’ Assemblea alla luce di quanto
espresso, CONFERISCE MANDATO alla Segreteria Regionale e Nazionale di
intraprendere tutte le iniziative utili alla soluzione dei problemi
rappresentati.
Approvato all’unanimità.
Non sono
presenti documenti
allegati.
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