ANTITRUST DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISTO DI MEDIOCREDITO DA PARTE DI POSTE
ITALIANE
L'operazione non comporta la costituzione o il rafforzamento di una
posizione dominante in grado di eliminare o ridurre la concorrenza
Via libera dell'Antitrust all'acquisto, da parte di Poste Italiane, del 100%
delle azioni di Unicredit MedioCredito Centrale S.p.A. Secondo l'Autorità,
che ha deciso nella riunione del 23 febbraio 2011, l'operazione non
determina infatti la costituzione o il rafforzamento di una posizione
dominante nei mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo
sostanziale e durevole la concorrenza.
I settori su cui avrà effetto la concentrazione sono:
1)
servizi di gestione di strumenti agevolativi pubblici a sostegno dello
sviluppo delle imprese, resi a favore degli enti promotori;
2)
emissione di co-garanzie a favore delle imprese garantite in forma diretta
dai Confidi;
3)
comparto delle controgaranzie a favore dei Confidi;
4)
servizi resi ai Confidi per l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle
relative attività offerte alle imprese;
5)
impieghi alle famiglie produttrici, alle PMI e alle imprese di medie e
grandi dimensioni.
Si
tratta di mercati nei quali, secondo l'Antitrust, l'operazione non dà luogo
a sovrapposizioni orizzontali tra le attività esercitate dalle imprese
coinvolte.
Quanto invece alla struttura distributiva alla quale Poste Italiane
ricorrerà per l'erogazione dei servizi, avverrà, in una prima fase,
attraverso una parte della rete di sportelli di Poste Italiane e
successivamente su una rete più ampia. A parere dell'Antitrust la
distribuzione dovrà essere organizzata con modalità tali da non comportare
effetti distorsivi sotto il profilo concorrenziale e da garantire pari
opportunità di accesso.
Roma, 24 febbraio 2011
Banca Sud: Via Libera Antitrust a Poste Per Acquisizione Mediocredito Gio
24 Feb - 19.03
(ASCA)
- Roma, 24 feb - Via libera dell'Antitrust all'acquisto, da parte di Poste
Italiane, del 100% delle azioni di Unicredit MedioCredito Centrale.
Secondo l'Autorita', che ha deciso nella riunione del 23 febbraio 2011, si
legge in una nota, l'operazione non determina la costituzione o il
rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati tale da
eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza.
MedioCredito, secondo Poste Italiane, sara' lo strumento per la
realizzazione della Banca del Sud. I settori su cui avra' effetto la
concentrazione sono i servizi di gestione di strumenti agevolativi pubblici
a sostegno dello sviluppo delle imprese, resi a favore degli enti promotori;
l'emissione di co-garanzie a favore delle imprese garantite in forma diretta
dai Confidi; il comparto delle controgaranzie a favore dei Confidi; i
servizi resi ai Confidi per l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle
relative attivita' offerte alle imprese; gli impieghi alle famiglie
produttrici, alle PMI e alle imprese di medie e grandi dimensioni. Si tratta
di mercati nei quali, secondo l'Antitrust, l'operazione non da' luogo a
sovrapposizioni orizzontali tra le attivita' esercitate dalle imprese
coinvolte. Quanto invece alla struttura distributiva alla quale Poste
Italiane ricorrera' per l'erogazione dei servizi, avverra', in una prima
fase, attraverso una parte della rete di sportelli di Poste Italiane e
successivamente su una rete piu' ampia. A parere dell'Antitrust la
distribuzione dovra' essere organizzata con modalita' tali da non comportare
effetti distorsivi sotto il profilo concorrenziale e da garantire pari
opportunita' di accesso.
BANCA SUD: TREMONTI, STA FINALMENTE VENENDO FUORI (ASCA) - Roma, 25 feb –
La
banca del Mezzogiorno ''sta finalmente venendo fuori, e' una grande
struttura e non e' semplice farla''. Lo ha detto il
ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo al congresso del
Partito repubblicano italiano.
Tremonti ha spiegato che la banca del Sud avra' ''alla fine una composizione
mista che parte dalle Poste''.
Il titolare di Via XX Settembre ha poi riferito di non avere avuto
''obiezioni dalla Lega, ma da altri'' quando propose l'idea di una nuova
Cassa del Mezzogiorno''.
''Questo - ha sottolineato - da' l'idea della deformazione che c'e'''.
Tremonti ha rilevato che si tratta ''di un cambiamento che non puo' avvenire
in un giorno'', ribadendo che per creare la Banca del Sud ''ci sono state
difficolta' ma non sono venute dal Nord''.
Milleproroghe 26-2-11 ilsole24ore.
Bancoposta (articolo 2, commi da 25 a 28).
Si interviene sull'attività svolta da Poste italiane Spa in materia di
bancoposta, al fine di applicare a tale attività gli istituti di vigilanza
prudenziale, di competenza di Bankitalia. Tale attività, ai sensi
dell'articolo 2 del Dpr 144/2001 (Regolamento recante norme sui servizi di
bancoposta), comprende: la raccolta di risparmio tra il pubblico, come
definita dall'articolo 11, comma 1, del testo unico bancario ed attività
connesse o strumentali; la raccolta del risparmio postale; i servizi di
pagamento, comprese l'emissione, la gestione e la vendita di carte prepagate;
il servizio di intermediazione in cambi; la promozione e collocamento presso
il pubblico di finanziamenti concessi da banche ed
intermediari finanziari abilitati; i servizi d investimento e accessori.
Intanto, si prevede che, entro il 30 giugno 2011, Poste italiane, con
apposita delibera dell'assemblea, costituisca un patrimonio esclusivamente
destinato all'esercizio della predetta attività, il cui valore potrà essere
anche superiore al 10% del patrimonio netto della società. La delibera dovrà
individuare i beni e i rapporti giuridici compresi nel patrimonio e le
regole di organizzazione e gestione dello stesso. Si precisa poi che i beni
e i rapporti individuati secondo le norme del codice civile sono destinati
esclusivamente alle obbligazioni sorte sulla base delle attività di
bancoposta, e formano un patrimonio separato da quello di Poste italiane. Di
tali obbligazioni la società risponde nei limiti del patrimonio stesso,
ferma restando la responsabilità illimitata per obbligazioni derivanti da
fatto illecito. Ogni modifica delle regole organizzative e di gestione del
patrimonio, nonché il trasferimento di beni o rapporti giuridici compresi
nel restante patrimonio di Poste italiane, dovrà essere oggetto di delibera
dell'assemblea. Arrivano anche norme per la gestione contabile del
patrimonio destinato alle attività di bancoposta, precisando che i beni e i
rapporti ivi compresi devono essere indicati nello stato patrimoniale della
società. Si prevede inoltre che il rendiconto separato debba essere redatto
secondo i principi contabili internazionali. Poste italiane poi potrà
acquisire partecipazioni, anche di controllo, nel capitale di banche. Anche
quella del Mezzogiorno.
MILLEPROROGHE PER IL NUOVO MILLENNIO
http://www.lavoce.info/ di Tito Boeri e Giuseppe Pisauro 25.02.2011
L'articolo 2, comma 17-octies, prevede che Poste italiane possa costituire
un patrimonio destinato alle attività di banco posta, separato da quello
delle attività postali tradizionali. Da tempo le banche lamentano la
concorrenza sleale delle Poste italiane, alle quali vengono dati ancora più
strumenti per espandersi.
L'articolo 2, comma 17-duoddecies, sostiene che, ai fini delle legge che
istituisce la Banca del Mezzogiorno, Poste possa "acquistare partecipazioni,
anche di controllo, nel capitale di banche".
Come si vede non si tratta di proroghe, ma di cambiamenti normativi di
grandissimo rilievo, al di là di qualsiasi giudizio di merito.
I Dipendenti delle TLC passano a Poste Mobile
Ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 47 L. 29.12.1990, n. 428 e
successive modificazioni si comunica e si da informazione preventiva
dell'intenzione di Poste Italiane S.p.A.- società con socio unico, con sede
legate in Roma, Viale Europa 190, di procedere al trasferimento del ramo
d'Azienda Rete TLC in ambito Tecnologie dell'Informazione, nella Società
PosteMobile S.p.A. con sede legate in Roma, Via Aurelia, n. 866, ad
esclusione delle attività dedicate alla gestione dell'interfaccia con Poste
Mobile S.p.A, per le tematiche di rete.
Il trasferimento del ramo d'Azienda sopra descritto si inserisce nell'ambito
delle azioni strategiche previste per perseguire il rafforzamento del
posizionamento competitivo del Gruppo Poste sul mercato del servizi di
comunicazione e nell'ottica di diversificare e innovare l'offerta, cogliendo
anche le opportunità di sviluppo connesse all'evoluzione della Società
PosteMobile verso il modello di operatore "Full MVNO" (Mobile Virtual
Network Operator).
In particolare tale manovra consentirà alla Società PosteMobile di acquisire
lo status di OLO per la fornitura di servizi fonia e dati a Poste Italiane e
alle Società del Gruppo, e di massimizzare le sinergie operative necessarie
a sviluppare una proposta commerciale competitive e integrata, al fine di
posizionarsi gradualmente e con sempre maggiore efficacia nel mercato delle
comunicazioni.
Il sopradetto trasferimento di ramo d'Azienda si perfezionerà non prima del
24 marzo 2011, con efficacia presumibilmente dal 1 aprile 2011.
I lavoratori interessati dal trasferimento sono no 103 non dirigenti e n° 4
dirigenti. Dei 107 lavoratori complessivamente interessati, 58 hanno sede di
lavoro a Roma, 6 a Bologna, 4 a Palermo, 7 a Milano, 6 a Venezia, 6 a
Napoli, 5 a Firenze, 6 a Bari, 5 a Torino e 4 a Genova.
A seguito del trasferimento, i lavoratori interessati manterranno lo stesso
luogo di lavoro e i rapporti di lavoro facenti capo a Poste Italiane S.p.A.
verranno trasferiti in continuità ai sensi e per gli effetti dell'art. 2112
c.c. alla Società PosteMobile S.p.A..