CLAUSOLA COMPROMISSORIA CCNL POSTE ITALIANE- martedì 14 giugno 2011
LETTERA SLC-CGIL SU CLAUSOLA COMPROMISSORIA:
Quando si mente sapendo di mentire.
Sul sito della Slc-Cgil è stata pubblicata una lettera, inviata all’azienda, in cui si fa una narrazione temeraria della notte conclusiva della firma del CCNL in merito alla famosa Clausola di Garanzia del collegato lavoro. Non vogliamo entrare nel merito politico della lettera, in quanto riconosciamo ad ogni Sindacato la legittimità delle proprie posizioni, ma vogliamo puntualizzare, pro veritate, le dinamiche della mediazione che quella notte consentirono la firma unitaria del CCNL.
Notte del 15 Aprile u.s. intorno alle ore una Slc-Cgil rappresentò all’Azienda e alle altre OO.SS. la indisponibilità a sottoscrivere il testo del CCNL poiché esso conteneva parti non accettabili per la Cgil. Le altre OO.SS. ci dichiarammo contrarie ad ogni modifica sui testi già concordati con l’Azienda e di conseguenza, davanti ad una situazione di stallo, la Cgil chiese la sospensione della trattativa per consultarsi con la propria delegazione. Circa due ore dopo il Segretario Generale Slc Miceli si ripresentò al tavolo e avanzò tre richieste di mediazione per poter sottoscrivere il CCNL.
La prima richiesta era di evitare l’utilizzo della clausola elastica per i part-time al di sotto delle 18 ore settimanali. Richiesta unanimemente accolta dal tavolo, in quanto ovvia a tutti.
La seconda richiesta era di eliminare le parole “ulteriori fattispecie”, in riferimento all’articolo per l’utilizzo di contratti di somministrazione lavoro. Richiesta unanimemente accolta dal tavolo.
La terza richiesta riguardava l’eliminazione dal CCNL della dichiarazione sulla Clausola Compromissoria del collegato lavoro. Su tale richiesta l’Azienda fu silente in quanto il problema era di squisita pertinenza politica delle Organizzazioni Sindacali. E infatti SLP, UILPoste, SAILP, FAILP e UGL avanzarono concordemente una mediazione per consentire alla Cgil di rientrare nell’accordo. La mediazione offerta non si prestava a nessun equivoco e fu così formulata dal Segretario Generale del SLP Petitto: “Comprendiamo le ragioni politiche che impediscono al Slc-Cgil di sottoscrivere, come norma contrattuale, la dichiarazione sulla Clausola Compromissoria del collegato lavoro in quanto la loro Confederazione ha espresso su tale questione una evidente contrarietà, ma poiché le altre Confederazioni avevano condiviso i contenuti della Legge ed i suoi rinvii in materia alla contrattazione collettiva, non è possibile eliminare, in toto, il riferimento sulla Clausola Compromissoria. Pertanto possiamo concordare di stralciare il testo in questione dall’impianto contrattuale e sottoscriverlo nei prossimi giorni come accordo a latere”. Slc-Cgil ha accettato tale mediazione e l’Azienda si è dichiarata disponibile a convocare in breve tempo apposita riunione.
Questa è la fotografia del tavolo negoziale di quella notte, certificata da tutti i rappresentanti sindacali e aziendali presenti alla trattativa. Pertanto è evidente a tutti come la ricostruzione fatta dalla Cgil sia palesemente mendace. D’altro canto è altrettanto evidente che se la risultanza della mediazione non fosse stata quella sopra descritta le altre OO.SS. non avrebbero mai accettato lo stralcio della norma dal Contratto, lasciando alla Cgil la scelta se firmare o meno il CCNL. Cosa che sicuramente non sarebbe accaduta.
Infine è bene ricordare che non è la prima volta che il Segretario Generale del Slc-Cgil rimette in discussione o rinnega accordi e patti, ufficiali o ufficiosi, sanciti tra Sindacati o con l’Azienda, trincerandosi spesso dietro il piu’ banale dei “Non mi ricordo”.
Per questo, venendo meno la credibilita’ dell’interlocutore, diventa difficile negoziare insieme, col rischio che il giorno dopo ogni affidamento possa essere negato o disatteso.
Roma 14 giugno 2011
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP-CISL UIL POSTE CONFSAL COM UGL COM
M. Petitto C. Amicone R. Gallotta S. Muscarella
Non sono presenti documenti allegati.
Documenti allegati:
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