CLAUSOLE COMPROMISSORIE
Per amore di verità …. le clausole compromissorie.
La L. 4 novembre 2010, n. 183, meglio nota come «Collegato lavoro», ha introdotto significative modifiche al processo del lavoro tra le quali l'istituzione dell'arbitrato e delle clausole compromissorie.
L'obiettivo dell'arbitrato è di ridurre il contenzioso giudiziario in materia di lavoro e favorire un veloce «tentativo di conciliazione»: troppo spesso oggi i lavoratori devono attendere anche anni per vedere riconosciuti i loro diritti.
La legge, inoltre, prevede che l’introduzione, nei CCNL, delle clausole compromissorie , cioè un impegno a decidere in maniera preventiva e volontaria che le proprie controversie di lavoro siano giudicate in sede arbitrale e non in sede giudiziaria, avvenga tramite accordo sindacale entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Decorso inutilmente tale termine sempre la legge prevede che entro i 6 mesi successivi le clausole verranno introdotte con apposito Decreto da parte del Governo.
Il verbale che abbiamo sottoscritto in data 31.05 u.s. prevede l’istituzione di una apposita commissione con il compito di definire le modalità di introduzione delle clausole al fine di evitare che un eventuale mancato accordo interconfederale apra la strada alla introduzione unilaterale da parte del Governo; IN BUONA SOSTANZA VORREMMO DECIDERE NOI E NON LASCIARE LA DECISIONE AGLI ALTRI.
Riteniamo pertanto strumentale e non aderente alla verità la posizione espressa in questi giorni da una O.S. in quanto i lavoratori hanno a disposizione una serie di tutele sulle materie oggetto delle clausole, sulla propria volontà di adesione ed infine sull’obbligo di certificare gli accordi di sottoscrizione delle clausole con apposite commissioni di certificazione che hanno l’obbligo di verificarne la rispondenza ai dettati della legge e della contrattazione.
Infatti la Legge prevede una serie di importanti garanzie per i lavoratori che aderiranno:
• La eventuale sottoscrizione sarà del tutto VOLONTARIA quindi chi non aderirà continuerà ad adire alla magistratura del lavoro;
• Le clausole NON potranno essere sottoposte al lavoratore prima del superamento del periodo di prova al fine di evitare una evidente posizione di maggior debolezza dello stesso;
• Le clausole NON avranno efficacia per materie come le cessazioni del rapporto di lavoro (licenziamenti, …), infortuni e malattie professionali, mobbing, molestie sessuali oltre a quelle che la contrattazione collettiva può individuare;
• Sarà prevista la possibilità di introdurre il ripensamento da parte del lavoratore che potrà revocare l’adesione alla sottoscrizione delle clausole;
• IL collegio giudicante oltre ad essere composto dalle parti (Azienda e OOSS) avrà come Presidente un esperto in materia (Professore Universitario, un Giudice, …).
Dunque, lungi dalle polemiche e dalle strumentalizzazioni, se attivate, le clausole e l'arbitrato possono rappresentare un utile e veloce strumento, ribadiamo volontario, di composizione e/o risoluzione delle controversie lavorative soprattutto per i lavoratori, visto che l'Azienda, nella stragrande maggioranza dei casi ha tutto l'interesse di dilatare in tempi lunghissimi la soluzione di qualsiasi vertenza individuale, con evidente danno per i lavoratori.
Roma, 17 giugno 2011
La Segreteria Nazionale SLP-CISL
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