Aumento TARSU, la CISL contesta la scelta del Comune di Foggia.- mercoledì 10 agosto 2011
Aumento TARSU, la CISL contesta la scelta del Comune di Foggia.
Con la decisione scandalosa di aumentare del 30% la TARSU, il Sindaco e la Giunta di Foggia non solo colpiscono, ancora una volta e pesantemente, i cittadini, ma stracciano l’impegno al confronto con le parti sociali, assunto attraverso il “Protocollo per le buone prassi sindacali”, sottoscritto con CGIL CISL e UIL, il 10 febbraio 2011, con cui il Comune si era impegnato ad una politica di condivisione delle principali scelte che interessano la città, alle prese con la crisi economica, sociale ed occupazionale. In altre parole, cornuti e mazziati”. Lo afferma il segretario generale della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, in merito all’aumento del 30% della Tarsu “in una città che vive la crisi occupazionale in tutta la sua drammaticità; dove le molte famiglie sono indebitate e fanno mille peripezie per sbarcare il lunario e arrivare a fine mese; dove i pensionati si stanno facendo carico del disagio di figli e nipoti, spesso disoccupati e cassintegrati; una città sommersa dai rifiuti e dall’immagine indecorosa, che vede i cittadini di buona volontà impegnati a ripulire strade e parchi. Come sindacato, siamo fortemente delusi - rileva Di Conza - dal modus operandi di Gianni Mongelli. Sapevamo che il sindaco non è Harry Potter, e proprio per questo abbiamo dato la disponibilità a collaborare al fine di costruire la coesione sociale necessaria alla risoluzione dei gravi problemi della città. Tuttavia è lecito domandarsi – continua il segretario Cisl - dopo la vendita di parte del patrimonio immobiliare, dopo la gestione fallimentare dei servizi pubblici locali e dopo l’aumento della TARSU, cos’altro ancora ci aspetta?”. La Cisl ribadisce con forza il dissenso su una scelta che, “pur essendo nell’aria da tempo è ingiustificabile, nonostante le belle dichiarazioni di responsabilità con cui è stata accompagnata, in quanto colpisce tutti indiscriminatamente: dai redditi medio - alti a quelli da fame, come quelli con pensioni sociali e minime. E’ da guinness dei primati – sottolinea Di Conza - aver aumentato la tassazione per quello che oggi è un pesante disservizio a danno dei cittadini, con il tacito e colpevole assenso delle principali forze politiche di maggioranza”.
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