CRISI ECONOMICA
Bonanni: "La Cisl andrà allo sciopero
se il Governo modificherà la norma
sui licenziamenti"
''Non sono d'accordo. Il segnale e' sbagliato. Cosi' si sfascia la coesione sociale". Commenta così Raffaele Bonanni, quanto detto dal premier Silvio Berlusconi circa la flessibilita' del mercato del lavoro e dei licenziamenti contenuta nella lettera di intenti inviata alla Ue. ''Riorganizziamo il mercato del lavoro per renderlo piu' fluido e vediamo come incentivare le assunzioni dei giovani. Tutta la questione legata alla norma sui licenziamenti è una provocazione ideologica. Si vuol fare intendere - ha spiegato - che la vicenda dei licenziamenti mette in moto lo sviluppo: e' una provocazione. Il governo - ha aggiunto - pensi invece a mantenere la coesione sociale che è la cosa più importante del Paese e che finora ha retto benissimo e non capisco perché la si debba rimettere in discussione. Non si parla delle spese della politica, che vanno fortemente semplificate anche in prospettiva di una costruzione federalistica che noi appoggiamo, - ha detto Bonanni. Quanto alla presunta rigidità del mercato del lavoro rimarcata dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi e che il governo vorrebbe mettere in discussione, il Segretario della Cisl ha osservato: "E una favola e non capisco perchè il ministro Sacconi la utilizza. Le aziende licenziano tutti i giorni. È davvero incredibile dire il contrario, è ideologico e uno specchietto per le allodole. Purtroppo non si riesce mai a costruire un punto di appoggio per politiche serie e responsabili".
"Noi siamo pronti a far sciopero generale - ha ribadito - se si toccano gli assetti normativi dell'articolo 18 sui licenziamenti.
E sulla possibilità di andare alle elezioni il Segretario della Cisl ha precisato: "Andare alle elezioni senza riorganizzare i partiti espone il Paese a una tempesta. Meglio un governo di larghe intese, un governo di emergenza.
Non sono presenti documenti allegati.
Documenti allegati:
Rsu & Rls
Le Ultime News
Coordinamento Quadri
Tuoni, Fulmini
e Saette
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.